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Venzone: il borgo rinato tra pietra, storia e mummie

Autore: Redazione 02/08/2025 18:36

Tra le montagne del Friuli e le sponde del Tagliamento, Venzone si erge come un simbolo di rinascita e bellezza medievale. Raso al suolo dal terremoto del 1976, questo piccolo borgo fu interamente ricostruito “dov’era e com’era”, diventando un esempio unico di restauro conservativo e un modello di resilienza. Oggi è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia e riconosciuto come Monumento Nazionale dal 1965.

Il nome Venzone, di origine prelatina, compare per la prima volta nel 923 d.C. come Clausas de Abiciones, legato al torrente Venzonassa.

Fin dal 500 a.C. fu luogo di passaggio per i Celti e poi stazione romana lungo la via Julia Augusta. Il primo nucleo urbano certo risale al periodo carolingio (776–952).

Nel 1077 entra a far parte del Patriarcato di Aquileia e nel 1200 viene dato in feudo ai Mels, che lo fortificano con mura e fossati.

Nel Medioevo contava almeno cinque castelli, due dei quali (Monfort e Plovergno) furono distrutti nel XIV secolo.

Nel 1420 Venzone passa a Venezia e diventa parte del suo dominio.

Dichiarata Monumento Nazionale nel 1965, Venzone fu gravemente colpita dal terremoto del 1976, ma fu ricostruita pietra su pietra grazie a un meticoloso lavoro di restauro, culminato nel ripristino del Duomo nel 1995.

Oggi Venzone è uno straordinario esempio di rinascita e conservazione, che testimonia la forza e l’identità del popolo friulano.

Cosa vedere a Venzone

Il borgo di Venzone custodisce un patrimonio storico e architettonico unico. Si entra dalla Porta di Sotto (1835), accanto alla Casa Marcurele, edificio romanico dell’XI secolo. Proseguendo si trovano il Palazzo degli Scaligeri (XIV sec.) e Palazzo Zinutti (XIII sec.). Il Duomo romanico-gotico, consacrato nel 1338, è simbolo della rinascita post terremoto del 1976. Accanto sorge la Cappella di San Michele, sede delle celebri Mummie di Venzone, naturalmente conservate da una muffa disidratante.

Nel centro storico, spiccano Casa Calderari, sede dell’ufficio turistico, il Palazzo Comunale (XIV-XVI sec.) con torre dell’orologio e stemmi nobiliari, Palazzo Radiussi e Palazzo Orgnani Martina, sede di mostre e musei. Poco fuori, troviamo Porta S. Genesio e l’antica doppia cerchia di mura con fossato e torri.

Nei dintorni si snoda il sentiero celtico, tra antiche chiese votive: SS. Anna e Giacomo (X-XI sec.), S. Caterina, S. Antonio Abate (XIV sec.) con affreschi di Gaspare Negro, S. Chiara e il convento delle Clarisse, S. Lucia con affreschi tardo-gotici, e S. Maria del Carmine (XVII sec.).

Il borgo di Portis, distrutto nel 1976, oggi è un “paese fantasma”. In alto sorge Portis Nuovo (1981), con la chiesa di San Bartolomeo (1991), simbolo della rinascita.

Venzone è un raro esempio di borgo medievale ricostruito pietra su pietra, con grande rigore storico e passione.
 

Eventi, cultura e tradizioni

Venzone offre un ricco calendario di eventi durante tutto l’anno. Si apre il 1° gennaio con il Concerto di Capodanno, mentre ogni seconda domenica si svolge il mercatino “Mercanti nel Borgo”. Da marzo a maggio, si tiene la Mostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede. A maggio, appuntamento con Parkfest, incontro europeo dei parchi. In estate, la rassegna “Venzone ti aspetta!” propone concerti e spettacoli, culminando il 15 agosto con il Concerto d’Estate. A settembre, ogni sabato si svolge la Rassegna Organistica Internazionale “Gjgj Moret”. In ottobre, la staffetta podistica Trofeo Nino Madrassi e, l’ultimo weekend, la celebre Festa della Zucca. Tra novembre e dicembre, l’evento Sapori a Venzone celebra la tradizione culinaria, con il 13 dicembre dedicato alle trippe in occasione delle Antighe Sagre di Sante Lussie.

Cosa vedere nei dintorni di Venzone

Venzone è anche una base ideale per scoprire le meraviglie del Friuli montano:

Gemona del Friuli, con il suo Duomo e il borgo ricostruito con pari maestria.

Il Lago di Cavazzo, a pochi minuti, perfetto per passeggiate, sport acquatici o pic-nic nella natura.

Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie, per gli amanti del trekking, della fauna e dei panorami spettacolari.

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foto di copertina credits Nicola Simeoni

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