Autore: Redazione • 29/09/2025 19:43
Galtellì, borgo storico della Sardegna, è dominato dalla statua bronzea del Cristo di Pedro Angel Terror Manrique, che veglia sul paese dall’alto del monte Tuttavista, offrendo panorami spettacolari sul golfo di Orosei. Le strade acciottolate, le abitazioni tradizionali e gli edifici storici conferiscono al borgo un fascino unico, mentre la vicinanza alle spiagge di Orosei e Cala Gonone lo rende meta turistica molto apprezzata durante tutto l’anno.
Abitato fin dalla preistoria, Galtellì fu un importante insediamento romano e sede vescovile durante il Giudicato di Gallura, considerato un periodo d’oro per il borgo. Successivamente passò sotto il controllo della giudicessa Eleonora, entrando nel Giudicato di Arborea, e nel 1323 sotto il dominio aragonese. La diocesi di Galtellì fu accorpata a quella di Cagliari nel 1495, mentre nel 1808 il borgo ottenne lo status di libero comune, consolidando la propria autonomia e importanza storica nella regione.
Cosa vedere a Galtellì
Galtellì è un borgo ricco di storia, arte e cultura, noto anche per essere legato alla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda e al suo celebre romanzo Canne al vento, ambientato tra le vie del paese. Il Parco Letterario consente di visitare i luoghi narrati nel romanzo e le principali attrazioni del borgo, tra cui la Cattedrale romanica di San Pietro (IX secolo) e il Castello di Pontes (1070), recentemente restaurato.
Il patrimonio storico-religioso è presente nelle numerose chiese, come la Chiesa del Santissimo Crocifisso (1500) con una statua lignea del Cristo del 1300, la Chiesa di Santa Croce (XVI secolo) e la Chiesa della Beata Vergine Assunta (XVII secolo), vicino ai resti del Convento dei frati mercedari (1611). La vita contadina e pastorale è raccontata nel Museo Etnografico Sa Domo ‘e sos Marras, che ospita reperti storici, manifestazioni di mestieri tradizionali, gruppi folk e degustazioni di prodotti locali. Nel centro abitato si trova anche il Parco Comunale Malicas con il Castello Guzzetti, costruzione dei primi del ‘900.
Gastronomia storica a Galtellì
La cucina tradizionale di Galtellì affonda le sue radici nella storia e si distingue per i prodotti locali, tra cui spicca il pane carasau, preparato ancora oggi secondo antiche ricette. L’impasto di farina, acqua, lievito e sale viene lavorato a lungo e trasformato in sottili sfoglie, lasciate lievitare per almeno tre ore. La cottura avviene in forno a legna, utilizzando legno di cisto e lentisco, che permette alle sfoglie di gonfiarsi e di essere tagliate longitudinalmente per ottenere due fogli identici di pane. Grazie alla sua lunga conservazione, il pane carasau era il pasto tipico dei pastori durante la transumanza, spesso accompagnato da formaggio locale, simbolo della tradizione gastronomica gavoese e della vita contadina.
foto credits Hibiscus81
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)