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Sutera: il balcone sospeso della Sicilia

Autore: Redazione 31/07/2025 16:43

Adagiato come un presepe di pietra sulle pendici del Monte San Paolino, nel cuore della Sicilia interna, Sutera è uno dei borghi più suggestivi dell’isola, incluso tra i Borghi più belli d’Italia per il suo patrimonio storico e paesaggistico.

Il nome “Sutera” ha origini greche medievali, derivando probabilmente da Sotéra (accusativo di Sotér, “salvatore”) in riferimento al ruolo difensivo del monte e delle fortificazioni bizantine, oppure da Sotéira, “colei che salva”, attributo della dea Artemide, il cui culto si ipotizza fosse presente nella zona. La storia del borgo affonda le radici nel VII sec. a.C., con sepolture sicane pre-elleniche. Nel VI sec. a.C., coloni greci di Gela potrebbero aver consacrato l’area di San Marco alla dea Artemide. Tra IV e VI sec. d.C., monaci basiliani lasciarono affreschi rupestri nella stessa zona. Gli Arabi fondarono il quartiere del Rabato nell’860, seguito dallo sviluppo normanno e svevo (XI-XIII sec.) con il quartiere Giardinello. Sutera divenne feudo aragonese nel 1325, passando ai Chiaromonte e ai Moncada. Nel 1398 tornò alla Corona di Sicilia. Nel 1535 fu venduta a Girolamo Bologna, ma nel 1560 i cittadini ne finanziarono il riscatto.

Cosa vedere a Sutera

Sutera è un affascinante borgo siciliano costruito intorno alla rupe gessosa del Monte San Paolino, con un impianto urbanistico medievale ben conservato. Il centro storico si distingue per le stradine in pietra lavica e le case addossate, in armonia tra vecchio e nuovo. La visita può iniziare dalla piazza Sant’Agata, con l’omonima chiesa quattrocentesca, ricca di opere d’arte tra cui una statua marmorea lombarda della Madonna delle Grazie e una tela di Mariano Rossi. Proseguendo lungo via Roma si trovano i ruderi del palazzo Salamone, legato alla figura del cavaliere Francesco Salamone. Piazza Carmine è dominata dalla chiesa del Carmelo, ricostruita nel XX secolo su una struttura del 1185, con elementi provenienti da una moschea. Il vicino convento ospita il museo della civiltà contadina e una statua marmorea di Berrettaro.

Il quartiere arabo del Rabato conserva l’impianto originario con vicoli stretti e case in gesso. Qui sorge la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita sopra l’antica moschea. Una scalinata di 183 gradini conduce al Monte San Paolino, con il santuario e preziose urne-reliquiario d’argento. Nei dintorni, affreschi bizantini dei monaci basiliani decorano le grotte di San Marco, mentre leggende religiose avvolgono luoghi come la “rocca spaccata”.

Cultura, eventi e tradizioni

A Sutera, le tradizioni religiose e popolari scandiscono l’anno. Durante la Settimana Santa si celebra la lavanda dei piedi e le confraternite sfilano il Venerdì di Passione. Il martedì dopo Pasqua si onora San Paolino con una solenne processione del suo reliquiario d’argento del 1498. La prima domenica di agosto è dedicata a Sant’Onofrio, con una fiaccolata notturna e la suggestiva “processione dei miracoli”. Nei primi venti giorni di agosto si svolge l’Agosto Suterese, ricco di eventi culturali. A settembre si celebra San Francesco con la Sagra del Peperone. A Natale, il Rabato ospita un Presepe Vivente con oltre 150 figuranti.

Cosa vedere nei dintorni di Sutera

A pochi chilometri si trovano la Valle dei Templi di Agrigento, uno dei siti archeologici più celebri del Mediterraneo, e il suggestivo Castello di Mussomeli, arroccato su uno sperone di roccia con una vista spettacolare sulla vallata. Da non perdere anche le miniere di zolfo dismesse nei pressi di Campofranco e la Riserva Naturale di Monte Conca, ideale per gli amanti del trekking e della natura incontaminata.

Visita Sutera, il borgo che guarda il cielo, e raccontaci la tua esperienza con l’hashtag #SuteraTraLeNuvole.

Foto di copertina credits comune di Sutera Autore:Giuseppe Coniglio

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