San Giovanni in Marignano, il borgo dell'agricoltura

Il nome San Giovanni in Marignano deriva dalla chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio (XIII secolo) e dall’antico fondo romano Mariniani, in una zona fertile e ricca di raccolti. Le origini sono legate alla Valle del Conca e alle colonie romane, con ville come quella di Montelupo. L’attuale borgo, Castelnuovo, si sviluppa nel XIII secolo intorno al Monastero di San Pietro, grazie ai lavori agricoli dei Benedettini Cassinesi, con un impianto urbanistico rettangolare e oltre 200 fosse granarie. Dal Trecento la zona è sotto la Signoria dei Malatesta, che rafforza le difese tra il 1438 e il 1442, con l’aiuto di Filippo Brunelleschi. Tra Cinquecento e Ottocento emergono i borghi di S. Antonio e della Scuola, legati al commercio e alla religione. Nel Novecento, tra guerre e moti agrari, San Giovanni affronta difficoltà economiche, fino agli anni Cinquanta quando il turismo e l’artigianato rilanciano l’economia, trasformando il paese in polo attrattore nel settore della moda.

Alla scoperta del borgo

Prima di entrare nel borgo, colpisce la chiesa di Santa Lucia, dai toni pastello, costruita nel 1786 su un edificio cinquecentesco e dedicata alla Beata Vergine delle Grazie. Notevole l’organo settecentesco dei fratelli Ricci, ancora utilizzato per concerti. Di fronte si apre piazza Silvagni, realizzata nel Settecento come piazza del mercato, delimitata dalla chiesa e dalla torre civica, originaria torre di uscita del castello medievale, parte delle fortificazioni volute da Sigismondo Pandolfo Malatesta.

Attraversando la torre, il borgo fortificato si sviluppa lungo la “via di mezzo”, con edifici sette-ottocenteschi e circa duecento fosse granarie del XIV-XV secolo, testimonianza della funzione di serbatoio alimentare per il commercio. Tra gli edifici principali: la chiesa di San Pietro, duecentesca e ristrutturata nel Settecento, custodisce opere di Nicolò Rondinelli e Domenico Toschini; il teatro A. Massari, storico teatro romagnolo trasformato nel 1855 a ferro di cavallo; e Palazzo Corbucci, ex residenza dei Malatesta, ora sede di una mostra sulla cultura contadina.

Il percorso termina con la salita alla chiesa di Santa Maria in Pietrafitta (1730), dove si conserva un frammento di pluteo carolingio (VIII-IX secolo). Altri edifici religiosi di rilievo includono la chiesa della Madonna del Monte (1699) e San Giovanni Battista in Isola di Brescia, con una pinacoteca sacra.

Gli eventi nel borgo e le tradizioni

San Giovanni in Marignano ospita eventi culturali e folkloristici che celebrano tradizioni, arte e prodotti locali. “La Notte delle Streghe”, ogni giugno dal 1988, segna l’inizio dell’estate romagnola. Il borgo si anima con mercatini artigianali, spettacoli, animazioni e specialità gastronomiche. L’evento recupera riti popolari legati al Solstizio e a San Giovanni, culminando nel suggestivo “Rogo della Strega” a mezzanotte. Per cinque giorni, artisti italiani e internazionali intrattengono grandi e piccini con acrobazie, magie e performances.

La quarta domenica di settembre si svolge il “Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura”, che celebra il vino locale e le tradizioni contadine. Le frazioni del borgo competono pestando l’uva a piedi nudi, mentre il pubblico può degustare vini e prodotti tipici, rivivere mestieri antichi e assistere a giochi e spettacoli.

Il 13 dicembre, l’Antica Fiera di Santa Lucia rievoca il solstizio invernale, la patrona della vista e la vocazione contadina, con scambi di merci e bestiame. Completa l’offerta culturale la stagione teatrale e musicale del Teatro A. Massari, attivo tutto l’anno con spettacoli per ogni età.

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foto di copertina credits Roman Sigaev