Autore: Redazione • 26/08/2025 14:52
San Felice Circeo, borgo affacciato sul Mar Tirreno a Sud di Roma, unisce storia, mito e natura. Il suo nome richiama la Maga Circe dell’”Odissea”, cui nell’antichità era dedicato un culto sul promontorio, mentre il riferimento a San Felice II, antipapa del IV secolo, segna la tradizione cristiana. Il promontorio è stato abitato fin dalla preistoria, con tracce di Neanderthal e Sapiens, e ospita grotte e reperti archeologici straordinari. Il centro storico, cinto da antiche mura e arricchito da piazze e torri templari, testimonia secoli di colonie latine, dominazioni nobiliari e insediamenti medievali. Circeo è immerso in una natura rigogliosa, parte dell’omonimo Parco Nazionale, che invita a scoprire boschi, sentieri e panorami mozzafiato, rendendolo un borgo dai mille volti e fascino senza tempo.
Cosa vedere a San Felice Circeo
La Torre dei Templari, situata in Piazza Vittorio Veneto, conserva un antico orologio “all’italiana” apposto nel XIX secolo dal Principe Stanisalo Poniatowski. Al suo interno ospita la Mostra permanente Homo Sapiens ed Habitat, dedicata agli eventi naturali, biologici e culturali dell’Era del Quaternario, con particolare attenzione al Circeo e alla regione pontina. Le sale custodiscono inoltre opere d’arte del Novecento, appartenute alla diva Elsa De Giorgi, tra dipinti, sculture, libri e oggetti legati ai vivaci salotti romani degli anni Sessanta. Il Giardino panoramico di Vigna La Corte offre viste spettacolari sulla costa e sulla Villa dei Quattro Venti, sito romano del II-I sec. a.C.
La Porta del Parco, sede dell’Ufficio informazioni turistiche, conserva reperti dalla Roma antica al XVIII secolo, inclusa la testa marmorea attribuita a Circe. La Chiesa della Beata Vergine della Pietà, appena fuori le mura, presenta affreschi dal Medioevo al XVI secolo. Il promontorio regala inoltre ciclamini colorati, grotte preistoriche, il Faro di Capo Circeo e la salita a Punta delle Crocette, dove si scorgono i resti dell’Acropoli Circeii (VI-IV secolo a.C.), testimonianza dell’antico insediamento.
Gli eventi e le tradizioni del borgo
L’anno a San Felice Circeo si apre con la Sagra del Canascione, che celebra l’antico piatto contadino, e con il falò della Befana, accompagnato da calze di dolci e distribuzione di polenta con salsiccia tipica. All’inizio dell’estate l’Accademia della cucina mediterranea organizza “Mangiare per stare bene”, evento dedicato ai benefici dei prodotti locali. A giugno si celebra la Sagra della bufala, con formaggi e carni pregiati dei laghi del Parco Nazionale. Durante l’estate si tiene una mostra ortoflorofrutticola, che mette in luce zucchine, angurie e miele, in particolare di eucalipto. Dal 2009 si coltiva anche zafferano locale. A settembre, la Sagra del Pesce Azzurro valorizza il pescato e i dolci tradizionali, come le frittelle sanfeliciane, chiudendo un calendario di feste che unisce tradizione, cucina e territorio.
Cosa vedere nei dintorni di San Felice Circeo
Nei dintorni di San Felice Circeo si incontrano natura, storia e archeologia. Il Parco Nazionale del Circeo offre foreste, dune e laghi costieri, perfetti per trekking, passeggiate e birdwatching, con percorsi panoramici come Punta Rossa e il Quarto Caldo. Le grotte preistoriche, tra cui la Grotta Guattari, testimoniano la presenza dei Neanderthal. Il sito romano della Villa dei Quattro Venti e i resti dell’Acropoli Circeii raccontano l’antichità del promontorio. La vicina Riviera d’Ulisse, con Sperlonga, regala spiagge e musei archeologici. I laghi costieri offrono momenti di relax e birdwatching, mentre escursioni in mare permettono di scoprire la costa e i fondali cristallini.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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