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Paciano, il borgo umbro dedicato a Giano

Autore: Redazione 25/08/2025 14:55

Paciano, incantevole borgo dell’Umbria, custodisce origini affascinanti e una storia millenaria. Il nome presenta tre ipotesi: la più suggestiva lo collega al dio latino Giano, con le varianti Pax Iani (pace di Giano), Passus Iani (passaggio al tempio di Giano) e Pagus Iani (villaggio dedicato a Giano). Un’altra interpretazione lo associa a Pagus Dianus, cioè “villaggio luminoso”, mentre una terza lo fa derivare dal romano Pacius, legato a fondi rustici.

Le prime tracce documentate risalgono al IX secolo con la curtis di Pacciano Vecchio, mentre l’attuale borgo nasce nel Trecento attorno a un castello feudale. Nei secoli Paciano passò sotto Chiusi, Perugia, la Santa Sede e persino al dominio toscano. Dal 1860 appartiene al Regno d’Italia, mantenendo intatto il fascino delle sue origini.

Cosa vedere nel borgo di Paciano

Il borgo di Paciano, di origine duecentesca, ha una suggestiva pianta a ventaglio con tre vie parallele e vicoli ortogonali, racchiusa dalla cinta muraria trecentesca con otto torri e tre porte: Fiorentina, Perugina e Rastrella. Entrando da quest’ultima si incontra Palazzo Cennini (XIV sec.), riccamente decorato e collegato alla Rocca Buitoni, residenza privata con affreschi del Cinquecento. Nel centro si trovano anche il pozzo etrusco e il percorso delle acque, oltre alle fonti e ai lavatoi medievali.

Il patrimonio religioso è ricco: la chiesa di San Carlo Borromeo (Seicento) custodisce un Cristo ligneo del 1620, mentre la chiesa di San Giuseppe, oggi Museo Parrocchiale, conserva opere trecentesche e quindicesche, tra cui la Madonna delle Grazie della bottega di Benedetto Bonfigli e affreschi rinvenuti nel 2000. Accanto, la Pinacoteca custodisce capolavori come la Crocifissione di Francesco di Castel della Pieve (1452) e il polittico degli Sparapane.

In piazza Repubblica si affacciano il Municipio e il Teatro Sega la Vecchia, mentre il Palazzo Baldeschi ospita oggi biblioteca, museo TrasiMemo e centro culturale. Fuori le mura meritano visita la chiesa dell’Assunta, il Santuario della Madonna della Stella e i sentieri che collegano Paciano a Città della Pieve e Panicale, tra paesaggi perugineschi e antichi conventi.

Gli eventi e le tradizioni

Paciano vive tutto l’anno di tradizioni ed eventi che animano il borgo. Tra i più suggestivi c’è l’Infiorata del Corpus Domini, quando le vie in mattoni si trasformano in tappeti floreali artistici a tema religioso e tradizionale, realizzati dagli Infioratori di Paciano.

A Ferragosto il paese si accende con il Millennium Paciano, una settimana di rievocazioni storiche, giochi rionali, musica, enogastronomia e con la spettacolare Corsa dei Carretti, che vede sfrecciare i colorati mezzi di legno artigianali nel centro storico.

Il 2 settembre si svolge Mille & Una Umbria – ItinerArte, un pranzo itinerante tra le vie del borgo, accompagnato da musica, laboratori, visite guidate, spettacoli e mercatini.

In autunno protagonista è la Festa dell’Olio, occasione per degustare l’olio nuovo e celebrare l’ulivo con eventi culturali, musica e laboratori.

Durante l’anno, il centro culturale TrasiMemo ospita incontri con autori, festival e giornate tematiche (come la Festa della Donna o il Giorno della Memoria), oltre a laboratori di artigianato e percorsi dedicati ai saperi locali, mantenendo viva l’identità del territorio.

Cosa vedere nei dintorni

Nei dintorni di Paciano si possono scoprire paesaggi e borghi che coniugano natura, arte e storia. A pochi chilometri si estende il Lago Trasimeno, ideale per passeggiate, escursioni in barca e visite alle isole, tra cui l’Isola Maggiore e l’Isola Polvese. Gli appassionati di trekking possono seguire i sentieri panoramici che collegano Paciano a Panicale e Città della Pieve, attraversando colline, uliveti e panorami che ricordano le opere del Perugino. Da non perdere i borghi medievali di Castiglione del Lago, con le sue mura e il lungolago, e Panicale, noto per la chiesa di San Sebastiano e affreschi rinascimentali. La zona offre anche degustazioni di prodotti tipici umbri, tra olio extravergine, vino e formaggi, e percorsi culturali per immergersi nella storia e nelle tradizioni locali.

E voi cosa state aspettando? 

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foto di copertina credits Alessandro Zappalorto

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