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Nusco, il borgo nato sulla valle del fiume Calore

Autore: Redazione 29/08/2025 12:47

Di etimo incerto, Nusco sorge come castrum tra il VII e l’VIII secolo, in posizione strategica sulle vallate dei fiumi Ofanto e Calore. Il primo documento storico risale al 1093, quando il testamento del vescovo Amato la cita come civitas e sede vescovile: sotto la sua guida, la popolazione si concentrò attorno al castello e furono costruite le prime chiese. Nel corso dei secoli, Nusco offrì rifugio a personaggi storici come Guglielmo, ultimo duca di Puglia, e Manfredi, futuro re di Sicilia. Tra terremoti e dominazioni feudali, il borgo conserva oggi testimonianze settecentesche di arte e storia.

Cosa vedere a Nusco

Nusco, adagiata a 914 m sullo spartiacque appenninico tra le valli dell’Ofanto e del Calore, è un borgo compatto e discreto, ricco di tradizioni e memorie antiche. Il campanile della cattedrale, alto 33 m come gli anni di Cristo, domina il paese e simboleggia la cristianità, legata al patrono Amato, primo vescovo. Della cattedrale originaria (XI secolo) resta la cripta romanica con le ossa di Amato e affreschi del 1500; l’interno presenta tre navate, cappelle laterali, presbiterio sopraelevato, coro e decorazioni barocche.

Il centro storico si sviluppa dalla Porta Superiore, lungo le vie Landone, Scarpitti e Trinità, fino alla piazza della cattedrale. Passeggiando si incontrano portali in pietra, stemmi nobiliari, logge, vicoli acciottolati e palazzi di famiglie illustri come Ebreo, De Paulis, Meluziis, Del Giudice. Numerosi sono anche gli edifici religiosi, tra cui la chiesa della Santissima Trinità e quella di San Giuseppe.

Dal belvedere di Porta Molino e via Coste si gode un panorama straordinario, dal Varco di Acerno al Vulture, all’Appennino lucano e alla Maiella. Fuori dal centro storico, l’abbazia di Fontigliano (XII secolo) e l’annesso antiquarium conservano epigrafi romane di grande interesse storico, testimonianza dell’eredità millenaria del borgo.

Gli eventi di Nusco

A Nusco le tradizioni religiose e popolari scandiscono l’anno con eventi suggestivi. La Festa dei Falò, nella terza settimana di gennaio, celebra Sant’Antuonu con fuochi propiziatori che riscaldano il cuore della comunità. Durante il Venerdì Santo, i vicoli del borgo ospitano la suggestiva rappresentazione della Via Crucis. Il 28 maggio e il 30 settembre si celebra S. Amato, patrono e protettore di Nusco. Tra luglio e agosto si svolgono la festa di S. Antonio da Padova (28-29 luglio), la Festa dell’Emigrante (1 agosto) e le festività della Madonna Assunta (14-15 agosto) e della Madonna del Monte Carmelo (22-23 agosto). Questi momenti uniscono devozione, folklore e senso di comunità, mantenendo vive le antiche tradizioni del borgo.

Cosa vedere nei dintorni di Nusco

Nei dintorni di Nusco si incontrano luoghi ricchi di storia, natura e tradizioni. A pochi chilometri sorge l’Abbazia del Goleto, complesso monastico del XII secolo, e il borgo di Sant’Angelo dei Lombardi con il castello longobardo. Verso Bagnoli Irpino si apre il suggestivo Lago Laceno, meta estiva e invernale. A Montella meritano una visita il Convento di San Francesco a Folloni e le sorgenti del Calore. I borghi di Castelfranci e Castelvetere sul Calore raccontano la tradizione vinicola irpina. Da non perdere Calitri, con il suo borgo di pietra, e l’Oasi WWF di Senerchia, immersa tra cascate e sentieri.

Foto di copertina credits Giambattista Lazazzera / Shutterstock.com

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