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Norcia, il borgo sopravvissuto ai violenti terremoti

Autore: Redazione 25/08/2025 15:13

Norcia, antica città dell’Umbria settentrionale, deriva il suo nome probabilmente dal culto etrusco della dea Nortia, simbolo di buona fortuna. Già importante punto d’incontro tra popoli italici, fu assoggettata a Roma nel 290 a.C. e successivamente divenne sede vescovile, patria dei Santi gemelli Benedetto e Scolastica. Con Ottone I entrò nello Stato della Chiesa e subì terremoti devastanti nel XVIII secolo, prima dell’annessione al Regno d’Italia. La città unisce sacro e profano: ospita arte religiosa, chiese e monasteri, insieme a una rinomata tradizione gastronomica, soprattutto nella “norcineria” di salumi e formaggi. Norcia affascina per la spiritualità benedettina, la storia millenaria e la cultura enogastronomica, offrendo un’esperienza unica di gusto, arte e contemplazione.

Cosa vedere a Norcia

Il nucleo storico di Norcia è racchiuso entro mura del XIII secolo a forma di cuore, con otto antiche porte e torri medievali. L’ingresso da porta Romana conduce al Corso Sertorio e alla piazza principale dedicata a San Benedetto, dove si affacciano il Palazzo Comunale, la basilica di San Benedetto e la Rocca Castellina, progettata dal Vignola e oggi sede del Museo Civico e Diocesano. La basilica, in stile gotico, sorge sui ruderi della presunta casa natale del santo e custodisce elementi architettonici e storici modificati nei secoli.

La concattedrale di Santa Maria Argentea, costruita tra il 1556 e il 1570 in stile rinascimentale, conserva importanti opere d’arte, tra cui un crocifisso ligneo del 1494 e l’altare di Duquesnoy (1640). La ex-chiesa di San Francesco rappresenta uno dei maggiori esempi di arte gotica locale, mentre la chiesa di Sant’Agostino e il Tempietto votivo di via Umberto testimoniano la ricchezza storica e artistica del borgo. Nel rione Capolaterra, l’oratorio di Sant’Agostinuccio mostra soffitti lignei dorati e dettagli secenteschi. I palazzi nobiliari, come i Cipriani e Passerini, conservano portali, balconi e scalinate settecentesche, creando un armonioso intreccio di stili, testimoniando le molteplici ricostruzioni dovute ai terremoti, ultimo quello avvenuto nel 2016 che ha provocato numerosi danni al borgo.

Eventi e tradizioni

A Norcia le tradizioni popolari scandiscono l’anno. Il 5 gennaio, i “pasquarellari” cantano di casa in casa la nascita del Messia. Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate con la benedizione del bestiame, sale e grano. A fine febbraio, la città ospita la Mostra Mercato del Tartufo nero e dei prodotti tipici. In primavera, la Fiaccola Benedettina illumina i valori di San Benedetto, mentre il Venerdì Santo si svolge la processione del Cristo Morto. Tra aprile e giugno ci sono Piantamaggio e La Fiorita a Castelluccio. In estate, sagre e concerti animano le piazze. Dicembre chiude con Le Campane o Li Fauni.

Cosa vedere nei dintorni di Norcia

I dintorni di Norcia offrono paesaggi naturali e borghi storici di grande fascino. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini invita a escursioni tra monti, valli e laghi, tra cui il celebre Lago di Pilato, unico habitat del piccolo crustaceo endemico Chirocephalus marchesonii. In primavera, il Piano di Castelluccio si trasforma con La Fiorita, un’esplosione di fiori e colori. I borghi vicini come Castelluccio, Preci, Cascia e Norcia stessa conservano chiese, conventi e tradizioni locali. Gli amanti del gusto possono visitare i produttori di lenticchie, tartufo nero e norcineria

foto di copertina credits Nadine Stone

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