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Montefiore Conca, il borgo ai piedi della rocca

Autore: Redazione 24/08/2025 20:41

In un documento del 1136, Papa Innocenzo II cita due chiese in Castro Monte Flori, segnando la prima apparizione storica di Montefiore, il cui nome significa Mons Florum, “Monte dei Fiori”. Durante le invasioni barbariche (V-VI sec.), le popolazioni si rifugiano sulle colline. Nel X sec., l’arrivo dei Longobardi intensifica gli spostamenti verso l’interno e si popola la zona della rocca di Monsfloris. Nel 1295, i Malatesta conquistano Rimini e Montefiore, confermato nel 1322 da Papa Giovanni XXII. Nel 1377 nasce Galeotto Novello Malatesta, detto Belfiore; seguono Carlo, Galeotto Roberto e Sigismondo Pandolfo. Nel 1462, Federico da Montefeltro conquista il borgo per il Papa, lasciando lo stemma di Pio II. Dal XVI al XVIII sec., Montefiore alterna vari governi e poi passa al dominio stabile della Chiesa fino al 1797, entrando nella Repubblica Cisalpina e seguendo poi le vicende del Risorgimento italiano.

Cosa vedere a Montefiore

La Rocca Malatestiana, definita da Ugo Amati “grattacielo medievale che cerca la luce”, è il simbolo del potere dei Malatesta in Valconca. Ampliata intorno al 1337 dal Guastafamiglia come sua dimora fissa, mantiene nella planimetria gran parte della forma originaria nonostante modifiche dei secoli XV e XVI. Spaziosa e raffinata, ospitò il re d’Ungheria nel 1347. Sotto Pandolfo Malatesta fu resa più accogliente, ma il massimo splendore lo raggiunse con Sigismondo, signore illuminato e amante delle arti, che trasformò la Rocca in baluardo imprendibile e dimora gentilizia. La sua audacia però gli valse la scomunica da Papa Pio II nel 1463; sconfitto nell’assedio di Senigallia, perse i possedimenti e la Rocca fu conquistata dal duca di Urbino, dando inizio alla decadenza. Recenti restauri ne puntano al completo recupero, valorizzandola come patrimonio architettonico nazionale.

Oltre alla Rocca, il borgo offre la chiesa di San Paolo, la chiesa dell’Ospedale e il santuario della Madonna di Bonora, importanti per arte sacra e devozione popolare, con opere di Bernardino Dolci e testimonianze religiose tra XV e XVI secolo.

Gli eventi e le tradizioni

Montefiore Conca offre un calendario di eventi tra arte, tradizione e natura. La Romagna Marzuléna, al Teatro Malatesta, propone commedie da marzo ad aprile nel suggestivo teatro ottocentesco. La Processione del Venerdì Santo celebra secoli di devozione con costumi e ruoli tramandati tra le famiglie. In luglio, la Rocca di Luna illumina il borgo durante le notti di plenilunio tra suoni, profumi e degustazioni. MontefiorEstate unisce arte e natura nei weekend estivi. In autunno, Mangiarsano e le sagre di Castagna e Oliva offrono percorsi gastronomici e mercatini lungo le mura storiche. L’Autunno Culturale porta musica e letture al Teatro Malatesta. A dicembre, il Presepe Vivente trasforma il borgo in un teatro a cielo aperto, con figuranti che animano il castello e le vie, offrendo una magica esperienza natalizia per grandi e piccoli.

Cosa vedere nei dintorni

Nei dintorni di Montefiore Conca si possono scoprire borghi storici, castelli e paesaggi naturali unici. A circa 20 km si trova Rimini, con il centro storico romano e medievale, l’Arco d’Augusto, il Ponte di Tiberio e le famose spiagge della Riviera. A pochi chilometri, Santarcangelo di Romagna affascina con le sue grotte, le torri e le piazze caratteristiche. Il borgo di San Leo, con l’imponente fortezza su uno sperone roccioso, regala panorami mozzafiato. Verucchio, antico centro malatestiano, conserva rocca e vicoli medievali. La Valconca e il Parco del Marano offrono percorsi tra colline, boschi e borghi pittoreschi, ideali per trekking e passeggiate. Infine, a circa 30 km, Gradara stupisce con il suo castello medievale, celebre per la leggenda di Paolo e Francesca, completando un itinerario tra storia, arte e natura nella Riviera romagnola.

Corri a scoprirlo, non te ne pentirai!

foto di copertina credits Pecold

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