Autore: Redazione • 23/08/2025 16:35
Lollove, piccolo borgo medievale a circa quindici chilometri da Nuoro, deve il suo nome ai termini sardi arcaici lo’ ò, “corso d’acqua”, e lòbe, “ghianda”, riferendosi al corso d’acqua e ai boschi di querce locali.
La storia del borgo è avvolta da una leggenda: un gruppo di monache cacciato dal villaggio avrebbe lanciato una maledizione, decretando che “Lollove non crescerà e non morirà mai”, descrivendo la sua lenta decadenza. Case basse in pietra, vicoli acciottolati e tetti di tegole raccontano un passato medievale ancora visibile.
Nel XIX secolo l’economia era basata sull’allevamento, con mucche, pecore e capre divise tra agricoltori e pastori. Il borgo è citato anche da Sebastiano Satta e da Grazia Deledda nel romanzo La madre.
Oggi Lollove, pur quasi disabitato (vi abitano tra le 12 e le 15 persone!), conserva un fascino malinconico: tetti sfondati, rampicanti e rare case abitate si mescolano ai segni della rinascita. Dal 2008 una locanda accoglie visitatori, collegamenti quotidiani con Nuoro facilitano l’accesso, e grazie a fondi regionali e comunitari, il Comune e la Regione lavorano al recupero e alla valorizzazione di questo piccolo borgo rurale.
Cosa vedere a Lollove
Lollove conserva la struttura medievale e l’architettura rurale sarda. Da visitare la chiesetta seicentesca della Maddalena, in stile tardo gotico con archi a sesto acuto in trachite rossa, e l’antico monastero di via Bixio, oggi casa privata. La via, un tempo ruscello che divideva il borgo in Custa Banna e Cudda Banna, testimonia l’organizzazione storica del villaggio.
Interessante la casa museo, che ripercorre le tradizioni e la vita di cento anni fa. Infine, le cascate di Pupurughine sono raggiungibili con un facile trekking dal centro, offrendo un panorama mozzafiato che si estende fino al mare, rendendo Lollove un piccolo scrigno di storia, natura e fascino rurale ancora autentico.
Divertimenti ed eventi nel borgo
La Locanda Lollovers, di cui sopra accennato, organizza pacchetti personalizzati per tutti i visitatori del borgo. Questo ristorante offre prodotti a chilometro zero, secondo un menù che varia a seconda della stagione e di ciò che offre la fattoria.
Non mancano gli eventi a Lollove, il quale si accende soprattutto nelle feste religiose. Si ricordano, in particolare, la festa dell'attuale patrono San Biagio ad inizio febbraio e la celebrazione dell'antica patrona Santa Maria Maddalena che invece si tiene il 22 luglio. Inoltre, il 25 agosto si festeggia San Luigi dei Francesi e infine il 16 settembre si festeggia Sant’Eufemia, venerata dai pastori.
Luoghi d'interesse nei dintorni
Nei dintorni di Lollove è di indubbio interesse il Monte Ortobene: su di esso è presente la statua del Redentore, imponente opera in bronzo posta a 925 metri sul livello del mare, alta ben 4 metri; la vista in cima dalla balconata sotto la statua è mozzafiato.
Non perdetevi il Museo Deleddiano, ovvero la casa natale di Grazia Deledda, che contiene mobili e cimeli appartenuti all'unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la letteratura, nel 1926!
La vicina Chiesa della Solitudine custodisce sulla parete destra il sarcofago in granito nero levigato contenente le spoglie di Grazia Deledda.
Vi siete mai chiesti come possa essere un borgo abbandonato? Per rispondere a questa domanda, venite a visitare Lollove!
foto di copertina credits Salvo La Fata
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
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Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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