Autore: Redazione • 23/09/2025 17:19
Gesualdo, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, custodisce una storia millenaria che intreccia mito, musica e architettura. Il nome potrebbe derivare dal cavaliere longobardo Gesualdo, a cui il duca Romoaldo donò le terre nel VI secolo, oppure dal toponimo medievale Gisivaldum, “bosco di Gis”. Arroccato tra la valle del Fredane e quella dell’Ufita, il borgo si sviluppò attorno alla rocca longobarda e conobbe splendore con la famiglia normanna degli Altavilla. Ma la figura che rese Gesualdo celebre fu il principe e compositore Carlo Gesualdo da Venosa, che qui si ritirò nel XVI secolo, trasformando il castello in residenza nobiliare e fondando chiese e conventi. Oggi il borgo, con la sua forma circolare, i vicoli suggestivi e l’impronta barocca, offre un viaggio unico nel tempo.
Le bellezze di Gesualdo
Il cuore di Gesualdo è il suo maestoso castello, eretto tra VII e IX secolo e documentato dal XII, trasformato da Carlo Gesualdo in raffinata corte tardo-rinascimentale. Con i suoi quattro bastioni rotondi e la facciata ottocentesca, domina il borgo come simbolo di storia e potere. Tra le residenze civili spiccano i palazzi Pisapia e Mattioli, uniti in un unico complesso con saloni, loggiati e giardini pensili, testimonianza dell’eleganza seicentesca. L’acqua è protagonista nelle scenografiche fontane dei Putti (1605), d’Alabastro (1688), del Canale e nell’antico lavatoio. Il patrimonio sacro è ricchissimo: la chiesa di San Nicola, medievale e ricostruita nel 1760; la chiesa del Rosario con altari barocchi; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, con la celebre pala del Perdono di Giovanni Balducci (1609); la suggestiva chiesa di Santa Maria degli Afflitti (1612). Completa il percorso il monumentale Cappellone, con cupola emisferica e facciata in pietra, autentico gioiello del XVII secolo.
Gli eventi a Gesualdo
Gesualdo custodisce un ricco patrimonio di tradizioni ed eventi. Tra i prodotti tipici spiccano tre PAT certificati – il pomodorino seccagno, il sedano di Gesualdo e l’aglio dell’Ufita – insieme all’olio DOP Irpinia Colline dell’Ufita, in parte ottenuto dalla varietà Ravece. Il calendario degli appuntamenti unisce fede, cultura e gastronomia: la suggestiva Passione e Morte di Cristo, il mistico Volo dell’Angelo e il Presepe Vivente, che anima il borgo dal 1991. In agosto, protagonisti sono i sapori locali con Saperi & Sapori e la musica popolare con il vivace Gesualdo Folk Event, festival di respiro interregionale.
A Natale nel borgo prendono vita i meravigliosi mercatini natalizi che durano da fine novembre sino all'epifania.
Scoprire i dintorni
I dintorni di Gesualdo offrono un itinerario affascinante tra natura, storia e spiritualità. A pochi chilometri si trova Fontanarosa, celebre per la lavorazione della pietra e il tradizionale carro di grano. A Frigento, il centro storico conserva l’impianto medievale e splendide chiese. Ariano Irpino, con il suo castello normanno e il Museo Civico, racconta l’anima culturale dell’Irpinia. Non lontano sorge l’Abbazia del Goleto, fondata da San Guglielmo da Vercelli, autentico capolavoro medievale. La natura è protagonista nel Lago di Conza e lungo i paesaggi verdi dell’Alta Irpinia, ideali per escursioni e degustazioni enogastronomiche. Un territorio che arricchisce la visita a Gesualdo con arte, fede e tradizioni millenarie.
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