Autore: Redazione • 17/09/2025 17:25
Geraci Siculo, borgo tra i più belli d’Italia, custodisce un passato ricco di storia e tradizioni. Il nome deriva dal greco Jerax – “avvoltoio” – evocando l’immagine di una rocca impervia sorvolata da rapaci. Le sue origini si intrecciano con la dominazione bizantina (VI-VIII sec.), la successiva conquista musulmana (840) e la permanenza del rito greco-bizantino fino al XIV secolo. Con i Normanni (1072) Geraci divenne capitale di contea, poi, dal 1252, legata indissolubilmente ai Ventimiglia, potenti signori che segnarono l’arte e la politica siciliana. Dopo contrasti con i Chiaramonte, nel 1419 la contea fu elevata a marchesato e la capitale trasferita a Castelbuono. Geraci Siculo conserva ancora oggi la suggestione della sua storia millenaria.
Cosa vedere nel borgo
Geraci Siculo, borgo incastonato nel Parco delle Madonie, accoglie i visitatori con i suoi vicoli medievali, cortili e stradine acciottolate che conducono a un ricco patrimonio artistico e monumentale. L’itinerario può iniziare dal bevaio della Santissima Trinità, per poi salire al castello di origine bizantina, affiancato dalla chiesa di Sant’Anna, cappella palatina dei Ventimiglia. Poco più in basso si trova la chiesa di San Giacomo, custode di affreschi bizantini e sculture lignee. Passeggiando tra le viuzze si raggiunge piazza del Popolo, cuore del borgo, dominata dalla chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, scrigno di opere della bottega dei Gagini, statue lignee siciliane e preziosi arredi liturgici custoditi nella cripta.
Lungo corso Vittorio Emanuele si incontra la chiesa di Santo Stefano, con il campanile policromo e opere seicentesche, mentre un percorso alternativo porta alle chiese di San Bartolomeo e Santa Maria La Porta, entrambe arricchite da splendidi marmi gaginiani. Suggestivo il Salto del Ventimiglia, belvedere in vetro affacciato sul burrone, accanto alla chiesa di San Giuliano. Tra le tappe imperdibili vi sono anche la chiesa di San Francesco, la Santa Maria della Catena, e fuori dal borgo la Santa Maria della Cava e la cappella dei Santi Cosma e Damiano, mete di spiritualità e natura.
Gli eventi di Geraci Siculo
A Geraci Siculo le tradizioni religiose e popolari scandiscono l’anno. La più sentita è la festa del Santissimo Crocifisso (3 maggio), con processione lenta di fedeli scalzi che offrono ceri in segno di gratitudine. Ogni sette anni si svolge la suggestiva Cavalcata dei Pastori, sfilata seicentesca di cavalieri in costumi tradizionali con offerte di formaggi simbolici. Ad agosto la Giostra dei Ventimiglia rievoca il Medioevo con tornei, falconeria e mercati storici. Seguono la festa patronale di San Bartolomeo (24 agosto) e la Vergine Maria Bambina (8 settembre), con il rito dei ceci tostati contro i temporali.
foto credits RudiErnst
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)