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Furore, il borgo sospeso sulla roccia

Autore: Redazione 29/08/2025 12:41

Furore, anticamente chiamata Terra Furoris per la furia delle acque del mare nel fiordo, è un borgo che incarna storia e bellezza. Le prime tracce risalgono al tardo Impero Romano, quando fuggiaschi inseguiti dai Barbari si rifugiarono tra queste montagne, fondando i primi insediamenti. Nel 1319, un atto notarile cita per la prima volta la chiesa di San Giacomo, cuore del primo nucleo abitativo, mentre nel XIV secolo gli eretici seguaci di Meco del Sacco trovarono rifugio negli anfratti della zona. Dal XV secolo Furore appartenne ai nobili Summonte, noti per le loro attività culturali e storiografiche. Il borgo conserva tracce proto-industriali del XVII secolo ed è celebre anche per la storia d’amore tra Roberto Rossellini e Anna Magnani negli anni ’50.

Cosa vedere a Furore

Seguendo i tornanti della strada Amalfi-Agerola si arriva a Furore, il cosiddetto “paese che non c’è”. Qui le case non formano un nucleo compatto, ma spuntano dai costoni di roccia per presidiare la campagna. Il borgo del Fiordo, invece, si trova ai piedi della rupe lungo la Statale Amalfitana tra Amalfi e Positano. Furore è una terra sospesa tra mito e natura, definita da Katia Salvini “un giardino pensile abbarbicato alla montagna e proteso sul blu del mare e del cielo”. Tra le rocce e i canyon sembrano celarsi divinità, sirene o fauni, evocati dagli antichi eretici dell’amore libero. Nel vallone interno si trovano mulini e fabbriche di carta, esempi di archeologia industriale, accanto ai monazzeni dei pescatori e a un piccolo arenile storico. Il borgo dei pescatori, restaurato, convive oggi con oltre cento murales e sculture, che lo trasformano in un vero “paese dipinto”. Le chiese di San Giacomo, Sant’Elia, San Michele e Santa Maria emergono con i loro cupolini maiolicati e affreschi giotteschi. Ma il vero richiamo è l’ambiente: ulivi, vigne terrazzate, limoneti, fiori selvatici e il mare azzurro sullo sfondo, mentre muri sbrecciati, barche tirate a secco e tornanti raccontano un paesaggio che resiste e continua a vivere grazie al suo fascino mitico.

Gli eventi nel borgo

Furore celebra l’arte e la cultura con eventi unici lungo tutta l’estate. Da luglio a settembre, I Giorni della Cicala offrono teatro, musica e danza, mentre all’inizio di settembre si svolge Muri in cerca d’Autore, sette giorni di pittura murale che hanno trasformato il borgo in un vero museo en plein air, inserendolo tra i “paesi dipinti” d’Italia. L’Arte viva qui diventa partecipazione immediata e fermento sociale. A fine settembre si assegna il Premio Furore di Giornalismo, mentre il primo sabato di luglio il borgo ospita la Coppa del Mediterraneo, campionato mondiale di tuffi dalle grandi altezze dal celebre ponte del Fiordo.

Cosa vedere nei dintorni del borgo di Furore

Nei dintorni di Furore si possono scoprire angoli spettacolari della Costiera Amalfitana. A pochi minuti, Amalfi incanta con il suo Duomo, le stradine pittoresche e le botteghe artigiane. Positano, con le sue case color pastello e le spiagge suggestive, offre scorci iconici sul mare. Il Sentiero degli Dei, che collega Agerola a Nocelle, regala panorami mozzafiato sulle scogliere e sul mare turchese. Tra limoneti e vigneti terrazzati, si possono visitare piccoli borghi come Praiano e Atrani, autentici gioielli nascosti. Nel periodo estivo, il tratto di costa vicino al Fiordo permette anche bagni e tuffi tra calette nascoste e insenature spettacolari.

foto di copertina credits Nade Lozance

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