Autore: Redazione • 17/09/2025 17:18
Immerso nei Monti Iblei, Ferla è un borgo tra i più belli d’Italia, ricco di storia e fascino. Il suo nome deriva dal latino Ferula, arbusto diffuso nella zona, oppure dal longobardo fara, “stirpe” e “paese”. Le origini del territorio risalgono all’VIII sec. a.C. con la colonizzazione greca, cui seguì un insediamento ellenistico. In età normanna (XI-XII sec.) il borgo fu fondato da coloni provenienti da Piazza Armerina, sviluppandosi intorno a una piccola fortezza. La sua crescita proseguì tra Medioevo e Rinascimento, sotto famiglie potenti come i Moncada. Elevata a marchesato nel 1625, Ferla subì la devastazione del terremoto del 1693, ma rinacque con una nuova ricostruzione barocca, divenendo il gioiello architettonico che ammiriamo oggi.
Le bellezze del borgo
Chi visita la Val di Noto scopre in Ferla un borgo suggestivo immerso nei Monti Iblei, tra campi di grano, ulivi, mandorli e carrubi secolari. L’ingresso al paese avviene passando tra i ruderi medievali e i vicoli antichi del quartiere Carceri Vecchie, dove si respira ancora l’atmosfera autentica della Sicilia di un tempo, con le case di pietra, gli usci bucati per i gatti e le piccole finestre di controllo.
Dopo il terremoto del 1693, il centro fu ricostruito con un impianto viario a croce, dominato dalle vie Vittorio Emanuele e Umberto I. La prima, chiamata “via Sacra”, custodisce cinque splendide chiese barocche: il Carmine, sobrio e lineare; San Sebastiano, la più grande, con un gruppo scultoreo monumentale e una tela di Crestadoro; la Chiesa Madre, con stucchi e sculture preziose; Sant’Antonio, la più scenografica, con facciata concava, cupola ottagonale e affreschi; infine Santa Maria, con un crocifisso ligneo del 1633 di Frate Umile da Petralia.
Accanto agli edifici religiosi, Ferla custodisce esempi di architettura civile barocca e liberty, come il palazzo Mirabella con il suo balcone fastoso. Oggi il borgo unisce storia e innovazione, con strutture moderne e sostenibili come l’Ecostazione e la Casa dell’Acqua, simbolo di un presente attento all’ambiente.
Gli eventi nel borgo
A Ferla le tradizioni religiose e popolari scandiscono l’anno. Durante la Settimana Santa si svolgono riti intensi: il Giovedì Santo la visita ai sepolcri e la processione del “Cristo alla colonna”; il Venerdì la processione del Crocifisso e dell’Addolorata, seguite dalla suggestiva sciaccariata; la Domenica di Pasqua l’atteso Scontru, incontro tra il Risorto e la Madonna. In estate il borgo celebra la Festa del Tartufo Nero (18-19 luglio) e quella di San Sebastiano (20 luglio), patrono portato in processione dai “Nudi”. Seguono la Cardacia, carnevale estivo, e Lithos, rassegna musicale. A Natale, FerlaCometa illumina il paese con presepi e una grande stella.
vivi insieme a noi la meraviglia di questo borgo.
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foto credits Di Davide Mauro - Opera propria, CC BY-SA 4.0
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
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