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Colletta, la "Silicon Valley" della Liguria

Autore: Redazione 22/08/2025 11:04

Il borgo di Colletta, tra i più belli d’Italia, deriva dalla presenza del castello dei marchesi Clavesana, oggi in rovine, costruito in posizione difensiva sulla valle. Già nel 1202 il territorio di Castelbianco apparteneva ai Clavesana; il castello controllava traffici e riscossioni. Conquistato dai Cepolla nel 1270, ritorna ai Clavesana nel 1288, poi passa ai Del Carretto e ai marchesi di Zuccarello. Nel 1588 Carlo Emanuele I dei Savoia tenta l’occupazione, mentre nel 1623-1643 il borgo cambia tra Savoia e Genova. Nel XIX secolo, Castelbianco raggiunge il massimo sviluppo, ma il terremoto del 1887 porta allo spopolamento. Tra 1993 e 1999, imprenditori e l’architetto Giancarlo De Carlo recuperano il borgo, rispettando materiali originali e introducendo infrastrutture moderne per il lavoro a distanza, valorizzando la pace dell’entroterra ligure.

Cosa vedere a Colletta

Colletta di Castelbianco, un tempo cumulo di rovine, è diventata il primo esempio europeo di villaggio medievale telematico grazie al progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo. Le case in pietra, i carruggi, le piazzette, le terrazze e le finestre bianche della tradizione savonese convivono con la tecnologia che consente il telelavoro e la connessione globale. 

L’intervento ha suscitato pareri contrastanti: alcuni criticano l’aspetto, altri, come gli inglesi, hanno premiato il restauro con l’Homes Overseas Awards 2006. Integrare discreta alta tecnologia rispettando il patrimonio architettonico – scale in pietra, soffitti a volta – è stata una sfida vinta, trasformando Colletta da rudere a borgo vivibile, con vista sulle fasce coltivate di ulivi e ciliegi. De Carlo definì il borgo un “sistema crostaceo” per la sua conformazione. Colletta offre raccoglimento, abbandono e lusso del tempo, con percorsi tra i sapori locali e bellezze come la chiesa dell’Assunta e la cappella dell’Annunziata.

Gli eventi e le tradizioni del borgo

Colletta di Castelbianco offre passeggiate ecologiche a piedi o a cavallo tra ulivi e ciliegi, oltre a trekking impegnativi verso il Monte Alpe (1056 m) e l’Alta via dei Monti Liguri. Gli appassionati di sport più tecnici possono praticare mountain bike, speleologia nelle grotte carsiche e free climbing su falesie e torrioni calcarei. Il borgo è meta ideale per gli amanti della natura, del trekking, della cucina genuina e della vita all’aria aperta. Castelbianco contribuisce alla vocazione agricola della piana di Albenga con prodotti del bosco, ortaggi, erbe aromatiche, olive e frutta, soprattutto ciliegie e fichi. La Festa dell’Olio celebra in dicembre l’olio nuovo, mentre l’olio extra vergine di olive taggiasche, merline, pignole e cevasche è macinato a freddo, mantenendo il sapore autentico della tradizione ligure.

Cosa vedere a poca distanza dal borgo

A pochi chilometri da Colletta di Castelbianco si possono scoprire affascinanti borghi liguri come Veravo, con la chiesa dell’Assunta che domina la vallata, e Vesallo, dove spicca la barocca cappella dell’Annunziata. Gli amanti della natura possono esplorare i sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri o raggiungere il Monte Alpe per panorami mozzafiato. Non mancano uliveti, frutteti e boschi, ideali per passeggiate ed escursioni a cavallo. I più avventurosi possono praticare mountain bike, free climbing e speleologia. Nei dintorni, inoltre, si trovano prodotti tipici locali, come olio extravergine, ciliegie e funghi, perfetti per assaporare la genuinità della Riviera di Ponente.

foto di copertina credits maudanros

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