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Casoli: il borgo che ha resistito alle guerre

Autore: Redazione 02/08/2025 18:57

Adagiato su uno sperone roccioso che guarda la valle dell’Aventino e le prime alture della Majella, Casoli è un borgo intriso di storia e silenzio, in cui ogni pietra sembra custodire un racconto di resistenza, cultura e bellezza.

Casoli affonda le sue radici nell’antica Cluviae, capitale dei Carecini infernantes e poi municipio romano, abbandonata nel IV sec. d.C. per l’arrivo dei barbari. Il nuovo insediamento, sorto sulla collina e chiamato Casulae, divenne un castrum longobardo e sviluppò un’identità già prima dell’anno Mille.

Dall’XI secolo fu parte della contea di Manoppello e passò sotto vari feudatari, tra cui gli Orsini e i D’Aquino, che ampliarono il castello e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Tra il XV e il XVII secolo il borgo si ampliò e si dotò di mura, torri e porte.

Dopo l’Unità d’Italia, Casoli affrontò crisi economiche e migrazioni. Durante la Seconda guerra mondiale fu sede di un campo di internamento per ebrei e antifascisti, e nel 1943 vide nascere la Brigata Maiella nel Castello Ducale. Nel dopoguerra si sviluppò grazie anche alla costruzione del lago di S. Angelo per fini idroelettrici.

Cosa vedere a Casoli

La Chiesa di Santa Reparata, patrona di Casoli, conserva l’impianto originario nonostante i danni subiti nel bombardamento alleato del 26 novembre 1943. La facciata fu ricostruita nel 1952 secondo lo stile abruzzese. Il portale antico, scolpito in pietra locale, è ora su un ingresso laterale. Gli altari degli Apostoli Filippo e Giacomo sono stati recuperati e ricollocati. L’arco trionfale del 1539 incornicia l’altare di Santa Reparata, con una statua del XVIII secolo. Andato perduto, invece, il prezioso soffitto a cassettoni del XVII secolo. La chiesa custodisce un trittico del 1506 di Antonio di Francesco da Fossombrone.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore, accanto al Castello Ducale, fu originariamente una cappella palatina. Dedicata nel 1455 dagli Orsini, fu ampliata nel XVIII secolo dai D’Aquino e restaurata nel 1868 in stile neoclassico. Conserva opere d’arte tra cui una Madonna del Rosario del 1572 e dipinti di Bellonio e De Benedictis.

Il Castello Ducale, con la sua torre pentagonale, fu costruito tra l’XI e il XII secolo. Utilizzato da tedeschi e alleati nella Seconda guerra mondiale, oggi è monumento nazionale. Ospita la Stanza del Silenzio, dedicata al Cenacolo Abruzzese, e la Stanza D’Annunzio, frequentata dal poeta.

Cultura, eventi e tradizioni

A Casoli si celebrano diverse tradizioni religiose e culturali nel corso dell’anno. A gennaio, si svolge la festa di Sant’Antonio Abate con rappresentazioni teatrali popolari sulla sua vita. In occasione del Corpus Domini, si tiene una processione su strade decorate da tappeti di fiori, preparati dagli abitanti. Ad agosto, si organizzano eventi culturali, tra cui spicca il festival letterario “Ariel a Castello”, dedicato a Gabriele D’Annunzio.

Le feste patronali in onore di Santa Reparata e San Gilberto, dal 7 al 9 ottobre, comprendono la tradizionale Giornata dei Donativi con sfilate in costume e la vendita di offerte per finanziare le celebrazioni, precedute dalla fiera di Santa Reparata. Infine, l’8 dicembre, la festa dell’Immacolata Concezione è anticipata dai suggestivi Fuochi della Concezione, simbolo di unione e festa per la comunità.

Cosa vedere nei dintorni di Casoli

Casoli è porta d’ingresso per il Parco Nazionale della Majella, un paradiso di boschi, eremi rupestri e sentieri antichi. A pochi chilometri si trovano le Gole di Fara San Martino, spettacolare ingresso naturale al cuore del massiccio, e il Lago Sant’Angelo.

Per chi cerca l’anima autentica dell’Abruzzo, i paesi vicini come Palena, Guardiagrele e Pennapiedimonte offrono tradizioni, arte e una cucina genuina.

Un borgo da scoprire assolutamente!

E voi cosa aspettate? Preparate le valigie e mettetevi in viaggio!

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