Autore: Redazione • 02/08/2025 10:37
Incastonato nel verde dei Colli Asolani, il medievale borgo di Asolo è una perla del Veneto.
Considerato uno tra i borghi più belli d’Italia dal Touring Club, Asolo è stata fonte di ispirazione per il poeta Giosuè Carducci, tanto da essere ribattezzata come la “Città dei Cento Orizzonti”.
Inoltre, la città di Asolo è nota per essere “la città delle tre donne”: la Regina Caterina Cornaro che vi stabilì in seguito al suo esilio, l’attrice Eleonora Duse che scelse la pace di Asolo per guarire dall’amore tormentato con D’Annunzio e la scrittrice Freya Stark, instancabile viaggiatrice e primo esempio di emancipazione femminile.
I suoi primi abitanti giunsero a partire dal IX sec. A.C., in epoca romana divenne municipium con il nome di Acelum.
A partire dall’alto Medioevo, la città passò sotto la giurisdizione del Vescovo di Treviso, il quale abolì l’usanza di celebrare messe con il suono dei tamburi.
Dal Quattrocento in poi, Asolo visse un periodo di grande splendore grazie al periodo di dominazione veneziana.
Alla fine del secolo, l’ex regina di Cipro Caterina Cornaro creò attorno a sé una sfarzosa corte rinascimentale, richiamando artisti e letterati di grande prestigio e arricchendo così Asolo di splendidi monumenti. Fra i personaggi più illustri vi fu Pietro Bembo, che qui scrisse, appunto, gli Asolani.
Stabilire un itinerario per scoprire Asolo ridurrebbe notevolmente la sua bellezza e la ricchezza dei monumenti presenti.
Un’informazione che però ci sentiamo di dare è quella di partire necessariamente dalla bellissima Piazza Garibaldi, cuore pulsante della città, luogo d’incontro per tutti gli asolani, “salotto” emblematico della sana e serena vita di provincia.
Qui possiamo trovare la famosa fontana cinquecentesca con il Leone di San Marco, che testimonia la dominazione gloriosa della «Serenissima».
Dopo, ci lasciamo stregare dal Palazzo della Ragione, sede amministrativa dell’Asolo rinascimentale, attualmente sede del Museo Civico.
Degna di nota è la Cattedrale, conservatrice nella facciata dell’originario abito romanico e all’interno svariate opere d’arte, fra cui la splendida Assunta di Lorenzo Lotto (1506).
Dopo aver fatto tappa a Piazza Garibaldi, andiamo a scoprire le vie cittadine che permettono di raggiungere monumenti di grande interesse.
Su Via Browning, una delle vie più eleganti di Asolo, sorge il Palazzo Polo, la Casa Tabacchi, Fontanella Zen e Villa Stark.
Da via Bembo, invece, abbiamo la possibilità di risalire l’antica rocca per scorgere un meraviglioso panorama.
Difatti, la Rocca di Asolo è uno dei luoghi più affascinanti del borgo realizzata tra il XII e il XIII secolo.
Via Regina Cornaro, notevole per la sua strettezza e circondata da edifici del Quattrocento decorati con affreschi e portici, ospita il Castello della Regina, ora noto come Teatro Duse, e la Torre Civica. Via Canova è un altro luogo ricco di reperti storici, con punti di interesse come Casa Duse, Casa De Maria, la Chiesa di Santa Caterina e, nelle vicinanze, Palazzo Pasquali, dove è presente una lapide in memoria della visita di Napoleone. Altri luoghi di interesse includono Villa de Mattia e la cosiddetta Casa Longobarda. Infine, in Via Dante si trova l’ex Monastero di San Pietro, un tempo di proprietà dei Benedettini.
Alcuni degli edifici di rilievo includono Villa Contarini, situata sul Colle degli Armeni, e Villa degli Armeni, decorata con affreschi del Cinquecento. Le Chiese di Sant’Anna e San Gottardo, quest’ultima risalente al Duecento, sono entrambe adornate con affreschi. Il cimitero storico ospita la Tomba di Eleonora Duse e la tomba di Freya Stark. In Piazza Brugnoli si trovano Villa Scotti-Pasini e i resti dell’acquedotto romano noto come “La Bot”.
Sui Colli Asolani, ai piedi delle Dolomiti sorgono i vigneti che portano alla produzione del vino Colli Asolani-Prosecco o Asolo-Prosecco DOCG.
I vigneti sono posti ad un’altitudine che va dai 100 ai 450 metri s.l.m.
Lo sviluppo della vite sui Colli nacque a partire dall’anno 1000 e si deve principalmente ai medici benedettini.
Colta l’occasione, e forte delle possibilità del vino, la Repubblica Veneta cavalcò l’onda proseguendo nel ‘500 la tradizione vinicola popolare, fondendola con il pensiero aristocratico di ricerca del bello e del buono che caratterizzava la sua epoca. I vini del Montello e dei Colli Asolani hanno visto il riconoscimento della DOC nel 1977 ed il Prosecco dei Colli Asolani ha visto il riconoscimento come Colli Asolani-Prosecco o Asolo-Prosecco DOCG nel 2009.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
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