Autore: Redazione • 26/09/2025 13:35
Alberona, borgo tra i più belli d’Italia, affascina per la sua storia millenaria e i suoi scorci suggestivi. Il nome, d’incerta origine, potrebbe derivare da alveus (cavità, ricetto) o da alberone (grande albero), richiamando sia antichi rifugi che la natura rigogliosa del territorio. Citato già nello Scadenzario di Federico II (1239) e nei Diurnali di Andrea Spinelli (1258), il borgo conserva tracce di un passato ricco e variegato. Dalla presunta fondazione bizantina (950-1000), ampliata dai Normanni, ai domini dei Templari e dei Cavalieri di Malta, fino all’influenza dei Gonzaga e dei Vescovi di Volturara, Alberona ha attraversato secoli di storia, tra fortificazioni, privilegi e drammi come la peste del 1656, che segna profondamente la comunità.
Le meraviglie del borgo di Alberona
Chi giunge ad Alberona, incantevole borgo della Daunia immerso nel verde dell’Appennino e circondato da fresche sorgenti, intraprende un percorso tra storia, arte e tradizione. Le sue straordinarie bellezze naturali e climatiche fanno da cornice a un centro storico che conserva le tracce dei Templari, i leggendari monaci guerrieri che ne hanno segnato il destino.
Da Piazza Civetta, con la neogotica Chiesa di San Rocco, il percorso prosegue lungo il corso principale fino alla Chiesa Madre, eretta dai Templari e custodisce il campanile originario e due lastre con lo stemma dei Cavalieri di Malta.
Scendendo per Via Torre si raggiungono il Palazzo e la Torre del Gran Priore (XII sec.) e le fresche acque della fontanella, mentre le strette viuzze rivelano portali e stipiti incisi, l’Arco Calabrese (XIV sec.), la Chiesa di San Giuseppe (XVI sec.) e l’Arco dei Mille (XV sec.), fino alla monumentale fontana Muta (XIX sec.). La passeggiata si chiude alla Villetta Comunale, da cui lo sguardo abbraccia il Tavoliere e le lontane Isole Tremiti.
Gli eventi ad Alberona
Ad Alberona, la tradizione si celebra tutto l’anno con feste e riti legati alla comunità e alla storia del borgo. Il 17 gennaio, per Sant’Antonio Abate, i fuochi illuminano la notte tra folclore, danze e gastronomia. Il 2 febbraio, San Biagio porta la benedizione delle pagnottelle, mentre il 19 marzo, San Giuseppe è celebrato con processione e il tradizionale Palo della Cuccagna; la Settimana Santa rinnova i riti della Passione. L’ultimo sabato d’aprile, la Festa della Madonna Incoronata anima il borgo con carri e spettacoli folcloristici, seguita dal Corpus Domini con gli altarini nei quartieri. Tra luglio e agosto, la Fiera di San Giacomo e l’Estate Alberonese offrono mercati, sport, cultura e il Premio Internazionale di Poesia. A chiudere, le feste patronali di San Giovanni Battista e San Rocco, la Fiera della Madonna del Rosario e la suggestiva fiaccolata di Santa Lucia.
foto credits Miti74
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
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