Autore: Redazione • 02/08/2025 18:39
Incastonato tra il verde della pianura friulana e le acque tranquille del Lemene, Cordovado è un piccolo borgo dal cuore medievale e dall’anima elegante. Situato in provincia di Pordenone, al confine tra Friuli e Veneto, fa parte de I Borghi più Belli d’Italia.
Curtis de Vado, in latino, indicava una corte agricola situata presso un guado sul fiume Tagliamento. La storia di Cordovado inizia nel II sec. a.C. con la bonifica romana delle paludi. Prima, il territorio era abitato dai Celti, che influenzarono la cultura friulana. Dopo la caduta dell’Impero romano, la regione fu invasa da Visigoti, Ostrogoti e Unni, con devastazioni diffuse. Con i Longobardi (568-794) e poi i Franchi (794-954), si affermarono il feudalesimo e il potere ecclesiastico. Dal XII al XIII secolo, il patriarcato guidò la vita politica. Cordovado è citata per la prima volta nel 1186 da papa Urbano III e nel 1276 appare il castello vescovile. Passata a Venezia nel 1420, visse secoli di pace, interrotti da calamità. Nel 1797 divenne municipalità e nel 1886 fu collegata alla ferrovia.
Cosa vedere a Cordovado
La Cordovado medievale si sviluppa intorno all’area castellana, dove sorgono importanti edifici storici.
Tra questi spicca l’antica casa del capitano, oggi palazzo Ridolfi (poi Bozza-Marrubini), affrescato da Francesco Zamolo tra il 1704 e il 1712.
Di notevole eleganza è il palazzo Agricola, in stile rinascimentale, con ampie arcate e una trifora.
Ma l’edificio più rappresentativo è il palazzo Freschi Piccolomini (1669–1704), costruito accanto al castello. A tre piani, presenta una trifora centrale sopra l’ampio portone d’ingresso, cui si accede tramite una scalinata che un tempo era il ponte levatoio del fossato.
Il palazzo è immerso in un parco secolare, recentemente arricchito con un labirinto di rose.
Vicino alla porta nord si trova la chiesa di San Girolamo (XIV sec.). Delle due torri portaie, quella sud conserva la postierla, quella nord (dell’Orologio) ha ancora scale e camminamenti in legno.
Lungo le mura sud-orientali si notano i resti del fossato e case ottocentesche costruite all’interno.
Nel 1856 si ha l’ultima descrizione del castello dei vescovi di Concordia, poi demolito.
Nel “borgo nuovo” si distinguono il palazzo Beccaris Nonis (XVI sec.) e il palazzo Cecchini, oggi sede della Biblioteca, con affreschi ottocenteschi.
La Pieve di Sant’Andrea, risalente al 1477, fu ampliata nel Seicento. Conserva arredi lignei e affreschi absidali attribuiti a Gianfrancesco da Tolmezzo.
Il Santuario della Madonna delle Grazie (1603) è un esempio d’arte barocca: pianta ottagonale, soffitto intagliato da Cataldo Ferrara, dipinti di Antonio Carneo, statue di Andrea dell’Aquila e teledi Antonio Moretto.
Il percorso si conclude al convento di Santa Maria di Campagna, oggi villa Freschi, e all’Oratorio di Santa Caterina, che conserva affreschi del XV secolo.
Eventi, cultura e tradizioni
A maggio apre al pubblico il parco di palazzo Freschi Piccolomini, con visite al suggestivo labirinto di rose.
Nel secondo weekend di giugno si tiene Sapori in Borgo, festival dedicato a arte, cultura ed enogastronomia, promosso dai Borghi più Belli d’Italia.
Ad agosto, in località Suzzolins, si svolge la tradizionale Sagra del Lengal.
A fine agosto, la Rievocazione storica e Palio dei Rioni anima il borgo: le quattro contrade sfilano in costume e si sfidano in giochi medievali per conquistare il Palio dipinto.
Cosa vedere nei dintorni di Cordovado
Cordovado si trova in una posizione ideale per visitare altre bellezze del Friuli e del Veneto orientale: Sesto al Reghena, con la splendida abbazia benedettina.
Valvasone, altro gioiello tra i Borghi più Belli d’Italia, con il suo castello e l’organo rinascimentale.
Portogruaro, cittadina dallo spirito veneziano, con portici, mulini sul fiume e palazzi affrescati.
Lignano Sabbiadoro e Bibione, per una pausa sul mare.
Corri a scoprirlo, non te ne pentirai!
foto di copertina credits Nicola Simeoni
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