Autore: Giansalvo Pio Fortunato • 22/12/2025 17:49
Venezia non è una città da visitare. È un’esperienza da vivere, un labirinto liquido da percorrere perdendosi, un palinsesto di storia, arte e decadenza che si svela a ogni ponte, a ogni calle. Visitarla in due giorni è una sfida ambiziosa, un assaggio che lascia il desiderio di tornare. Ma con un itinerario ben bilanciato, che unisce i must irrinunciabili a momenti di pura scoperta, è possibile coglierne l’essenza. Questo percorso vi guiderà dalle folle maestose di Piazza San Marco alla quiete di un sestiere lontano, dal trionfo del Rinascimento all’intimità di una bacaro.
Mattina: Il Cuore del Potere
Iniziate la vostra immersione veneziana dal suo salotto più celebre, Piazza San Marco. Arrivate presto, possibilmente entro le 8:30, per godervene la maestosità senza l’assalto dei grandi gruppi. L’emozione di vedere la Basilica d’oro stagliarsi contro il cielo è unica. Acquistate online il biglietto “skip-the-line” per la Basilica di San Marco: l’interno è un tripudio di mosaici bizantini che raccontano storie sacre su uno sfondo di luce dorata. Non trascurate la Pala d’Oro e la vista dalla terrazza dei Cavalli.
Usciti, dedicatevi al Palazzo Ducale, simbolo del potere politico e della ricchezza della Repubblica. Percorrerete le immense sale del governo, attraverserete il Ponte dei Sospiri e visiterate le tetre prigioni. Il percorso “Itinerari Segreti” (da prenotare con largo anticipo) è un’esperienza superlativa, che vi porterà negli uffici burocratici e nelle soffitte del potere.

Pranzo: Un’oasi di quiete
Passate, quindi, dalla piazza verso Castello. In Calle Rota, a pochi minuti di distanza ma in un mondo di silenzio, troverete diverse osterie di grande gusto e tradizione. Sedetevi fuori e ordinate un piatto di bigoli in salsa (pasta fresca con acciughe e cipolle) o le impeccabili sarde in saor.
Pomeriggio: Arte e Navigazione
Dirigetevi verso le Gallerie dell’Accademia, il museo che racconta la straordinaria avventura della pittura veneziana, da Bellini e Carpaccio a Tiziano, Tintoretto e Veronese. Le sue sale sono essenziali per comprendere la luce e il colore di questa città. Prenotate l’ingresso per evitare code.
Al termine, è il momento di vivere Venezia dalla sua prospettiva più autentica: l’acqua. Evitate il costoso gondola tour (a meno che non sia il vostro sogno irrinunciabile) e optate per il traghetto (gondola di servizio) per attraversare il Canal Grande da Santa Maria del Giglio a San Gregorio. Un minuto di navigazione pura, pagando solo 2 euro come un locale. Poi, percorrete a piedi il tratto finale del sestiere di Dorsoduro fino alla Fondamenta delle Zattere. Qui, con la vista aperta sulla Giudecca e il sole che cala, la passeggiata è magica.
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Aperitivo e Cena: Dorsoduro Autentico
Per l’aperitivo, una sosta al Campo Santa Margherita è d’obbligo. La piazza è il cuore pulsante della vita universitaria. Prendete un spritz al bancone di un bar affollato e osservate la vita scorrere. Per cena, cercate Osteria Al Squero, proprio di fronte al più antico squero (cantiere delle gondole) ancora attivo. Ottimi cicchetti e piatti semplici, con una vista da cartolina.
Mattina: Il Moderno e il Panorama
Attraversate il Ponte dell’Accademia e tuffatevi nel sestiere di San Polo. Puntate verso la maestosa Basilica dei Frari, capolavoro del gotico veneziano che custodisce opere sublimi come l’Assunta di Tiziano. A due passi, la Scuola Grande di San Rocco è il tempio di Tintoretto: un ciclo pittorico tra i più potenti al mondo, che avvolge e stordisce.
Da qui, perdetevi nelle mercerie e nelle calli verso il Campo San Polo, grande e arioso. Raggiungete il Ponte di Rialto, ma non soffermatevi troppo sulla folla. Scendete invece sulla Pescheria, il mercato del pesce (attivo la mattina, chiuso la domenica), un’esplosione di colori, voci e vita vera.
Pranzo: Cicchetti al Mercato
È d’obbligo uno spuntino a base di cicchetti nell’area di Rialto. All’Arco o Cantina Do Mori (tra le più antiche) sono istituzioni. Un bicchiere di vino e due o tre chicche su pane (dall’baccalà mantecato alle polpette) vi daranno l’energia per il pomeriggio.

Pomeriggio: La Fuga verso l’Isola dei Colori
Prendete un vaporetto dalla Fondamenta Nuove (linea 12) e in 10-15 minuti raggiungerete Murano, l’isola del vetro. Saltate le fornaci che cercano di attiravi a forza, e puntate dritti al Museo del Vetro per apprezzare la storia di quest’arte. Poi, per la vera magia, prendete il vaporetto per Burano. Lo skyline che si avvicina, con le sue case dai colori ad altissima saturazione, è uno spettacolo che non dimenticherete. Passeggiate tra i canali, fotografate la casa di Bepi e godetevi l’atmosfera da villaggio di pescatori. Il merletto è il suo altro tesoro, ma è la cromoterapia spontanea delle facciate il vero regalo.
Cena e Addio: Ultimi Bagliori sul Canale
Rientrate a Venezia per l’ultima sera. Per una cena indimenticabile con vista, prenotate un tavolo alla Terrazza del Casin dei Musei di Palazzo Grimani, un giardino pensile segreto, o cercate una trattoria con tavolini lungo un rio minore a Cannaregio, come da Anice Stellato o L’Orto dei Mori. L’ultimo atto? Un passaggio a Piazza San Marco di notte, quando le folle sono sparite, l’orchestra suona sotto i lampioni e la Basilica è illuminata. È un’immagine di una bellezza straziante, il congedo perfetto dalla Regina dell’Adriatico.
Venezia in due giorni è un’immersione intensa, un susseguirsi di emozioni forti. Seguite questo itinerario ma ascoltate anche il vostro passo. Perché, come scriveva Tiziano Scarpa, “Venezia è una città per orecchi”: ascoltate il suo fruscio d’acqua, i suoi echi lontani, il silenzio improvviso. Sarà quello, più di ogni capolavoro, a chiamarvi a tornare.
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