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Un tesoro nel cuore di Trieste: il Museo Revoltella

Autore: Redazione 02/08/2025 14:07

Il Museo Revoltella si staglia come un autentico gioiello nel cuore pulsante di Trieste, fungendo da affascinante ponte tra la magnificenza ottocentesca e l'innovazione audace dell'arte moderna. Non si tratta meramente di una galleria d'arte, ma piuttosto di una vera e propria "casa museo" che, con le sue mura silenziose, narra la storia di un visionario e, al contempo, dipinge l'evoluzione artistica di un'intera regione.

La Visione di Pasquale Revoltella: Un Ponte tra Storia e Futuro

Il Museo Revoltella deve la sua stessa esistenza alla straordinaria eredità del Barone Pasquale Revoltella (1795-1869), figura di spicco come influente imprenditore e banchiere triestino. Alla sua morte, con un gesto di lungimiranza e generosità inaudita, Revoltella lasciò la sua sontuosa dimora, magistralmente progettata dall'architetto berlinese Friedrich Hitzig, alla città di Trieste, unitamente all'intera e preziosa collezione d'arte, ai suoi arredi e alla vasta biblioteca personale. Fu un atto rivoluzionario, guidato dall'intento di forgiare un luogo di cultura accessibile a tutti, una galleria pubblica interamente dedicata all'arte moderna, un'istituzione pionieristica nel suo genere in Italia. Inaugurato con solennità nel 1872, il Museo Revoltella ha saputo conservare intatto il fascino e l'atmosfera della residenza originale, offrendo ai visitatori un'immersione profonda nello stile di vita opulento che caratterizzava l'alta borghesia triestina dell'epoca. Le sale del palazzo sono un tripudio di stucchi finemente lavorati, affreschi evocativi, mobili d'epoca che narrano storie silenziose e opere d'arte che rispecchiano fedelmente il gusto raffinato e gli ampi interessi culturali del Barone.

Nel corso del tempo, la fama e l'importanza del museo sono cresciute, rendendo necessario un progressivo ampliamento degli spazi espositivi per accogliere le nuove e crescenti collezioni. Agli inizi del Novecento, il Comune di Trieste acquisì il vicino Palazzo Brunner e, in un secondo momento, anche la Palazzina Basevi. La vera svolta, tuttavia, si concretizzò negli anni '60, quando l'arduo incarico di ristrutturazione e di collegamento armonico dei due edifici fu affidato al celebre architetto veneziano Carlo Scarpa, una scelta che avrebbe segnato profondamente l'identità del museo. Il progetto di Scarpa, sebbene completato solo nel 1991 dopo diverse interruzioni, rimane una testimonianza eloquente della sua geniale capacità di reinterpretare gli spazi e di modellare la luce con maestria. Egli ideò un percorso espositivo fluido e dinamico, integrando con sensibilità elementi moderni all'architettura storica preesistente. Le sue soluzioni innovative, come le scale che si ergono come vere e proprie sculture, le aperture strategiche che offrono scorci suggestivi sul porto di Trieste e le finestre panoramiche, trasformano la visita in un'esperienza quasi sensoriale, dove l'arte si fonde indissolubilmente con l'architettura e il maestoso paesaggio urbano.

Le collezioni e i percorsi espositivi

Il Museo Revoltella, nella sua configurazione attuale, si articola su più piani, distribuiti tra i tre edifici interconnessi, offrendo al visitatore un percorso cronologico e tematico che attraversa la ricca storia dell'arte moderna e contemporanea.

Nei primi due piani, all'interno del Palazzo Revoltella, il museo invita a un affascinante viaggio nel tempo, principalmente dedicato alla dimora storica del Barone. Qui si possono ammirare gli ambienti originali, con le sale sontuosamente arredate con mobili d'epoca e una ricca collezione di opere d'arte che facevano parte della sua collezione privata, tra cui spiccano sculture e dipinti di eminenti artisti italiani ed europei del XIX secolo. È un'immersione profonda che permette di comprendere il contesto culturale e sociale nel quale il museo ha preso vita. Salendo ai piani superiori, nel Palazzo Brunner, si scopre la Galleria d'Arte Moderna, con le acquisizioni che si sono succedute nel corso dei decenni e un focus particolare sull'arte italiana del secondo Ottocento e del Novecento. Il terzo piano espone opere di autori italiani della seconda metà del XIX secolo, mentre il quarto piano accoglie le opere acquisite nei primi decenni del XX secolo. Il quinto piano è un omaggio all'arte della regione Friuli-Venezia Giulia, un'opportunità preziosa per scoprire il fermento artistico locale. Il sesto piano, infine, presenta opere di artisti nazionali della seconda metà del XX secolo, con nomi di spicco che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana. Tra le opere esposte, si possono ammirare capolavori di artisti del calibro di Gaetano Previati, Giovanni Fattori, Felice Casorati, Carlo Carrà, Mario Sironi e persino Lucio Fontana, con le sue iconiche "Attese". La collezione spazia con ampiezza dalla pittura alla scultura, offrendo una panoramica completa dei movimenti artistici che hanno caratterizzato questi periodi cruciali.

Una delle vere gemme del museo è la terrazza panoramica situata al sesto piano, anch'essa parte integrante del geniale progetto di Carlo Scarpa. Da qui si gode di una vista mozzafiato sul Golfo di Trieste, uno spettacolo che incanta in ogni momento della giornata e che, durante le miti serate estive, si trasforma in un suggestivo caffè, un luogo ideale per godere appieno della bellezza intrinseca della città. Il Museo Revoltella non si accontenta di custodire il passato, ma guarda costantemente al futuro, con progetti ambiziosi volti a renderlo sempre più accessibile e accogliente per tutti i visitatori. 

Indirizzo: Via Armando Diaz, 27, 34123 Trieste TS.

Orari di apertura:

  • Lunedì: 10:00 – 19:00
  • Martedì: chiuso
  • Da mercoledì a domenica: 10:00 – 19:00

Prezzi:

intero 8,00 €

ridotto 6,00 €

Contatti:

  • Telefono: +39 040 675 4350

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