Autore: Redazione • 21/08/2025 11:27
Storia e descrizione
Costruita tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento come opificio di lavorazione del riso, a partire dal 1930 divenne edificio militare e successivamente, nel ’43, campo di detenzione e smistamento nazista fino all’istallazione di un forno crematorio. Distrutto dagli stessi nazisti, dopo la guerra fu dichiarato campo profughi e, solo nel 1975, fu trasformato in un museo-memoriale. Il sito presenta un cortile interno con 17 microcelle, tra cui quella denominata “della morte”, la Sala delle Croci, una biblioteca e diverse sale dedicate ad attività differenti.
Curiosità
Configuratosi come unico campo di concentramento con forno crematorio in Italia, seppur riconosciuto come monumento nazionale dopo tempo, esso attrae ogni anno circa 100.000 visitatori grazie alla sua testimonianza storica.
Modalità d’accesso
Accessibile tutti i giorni, con orari differenti in base al periodo, la risiera è visitabile gratuitamente e con prenotazione consigliata.
Come raggiungerla
Situato a 3 chilometri dal centro di Trieste, il sito è raggiungibile in auto, seguendo la superstrada GTV fino allo Stadio, in autobus, attraverso le linee 8 o 10, o a piedi.
Monumento vivo e testimonianza diretta di quanto accaduto, la Risiera di San Sabba offre, visitandola, la possibilità di riflettere sugli orrori accaduti e omaggiare, così facendo, le vittime del Nazismo in Italia non dimenticando mai l’importanza della memoria civile.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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