Autore: Redazione • 30/09/2025 20:34
Sembra un paesaggio lunare trapiantato nel cuore delle Dolomiti. Le Piramidi di Terra del Renon si ergono come guglie impossibili, torri fragili di argilla e sabbia che sfidano la gravità con un equilibrio miracoloso. Sulla sommità di ognuna, un masso erratico fa da cappello protettivo, come un gigante di pietra che veglia su colonne d'argilla alte fino a trenta metri - le più alte e perfette d'Europa.
L'impatto visivo è straniante e ipnotico. Questi pinnacoli color ocra, rosa pallido e grigio cenere sembrano cattedrali gotiche erose dal tempo, o forse organi di chiese dimenticate che emergono dalla terra dell'altopiano. Alcune sono sottili e altissime, quasi tremolanti nell'aria rarefatta; altre tozze e massicce, come sentinelle di un esercito pietrificato. I massi in cima - graniti levigati dai ghiacciai, portati qui durante le ere glaciali - contrastano drammaticamente con la fragilità delle colonne, creando un gioco di pesi e leggerezze che sembra sfidare ogni legge fisica.
Camminare tra queste sculture naturali è un'esperienza surreale. Il sentiero si snoda tra le guglie, permettendo di osservarle da ogni angolazione. La superficie delle piramidi è striata verticalmente, solcata da rigagnoli lasciati dalla pioggia che continua il suo lento lavoro di erosione. Toccare quell'argilla compatta rivela una texture ruvida e fredda, sorprendentemente solida eppure così vulnerabile. L'odore è quello della terra minerale antica, un profumo secco e ferroso che sale dal suolo mescolandosi all'aria fresca montana profumata di abeti e resina.
La luce qui gioca continuamente con i colori: all'alba le piramidi si tingono di rosa antico, al tramonto esplodono in tonalità aranciate e dorate, mentre nelle giornate nuvolose assumono un aspetto grigio fantasmatico che le fa sembrare ancora più aliene. Sullo sfondo, le Dolomiti innevate completano un quadro di bellezza straniante, un contrasto perfetto tra la solidità eterna delle montagne e l'effimera fragilità di queste torri d'argilla.
C'è qualcosa di profondamente poetico nell'osservare queste forme destinate a scomparire. Ogni pioggia ne erode un po', ogni gelo ne sgretola un frammento. Sono monumenti temporanei, bellezza che si trasforma mentre la guardi.
Come arrivare: Da Bolzano si sale al Renon con la funivia o la strada del Colle. Le piramidi si trovano presso Longomoso e Soprabolzano. Sentieri ben segnalati, facili, adatti a tutti. Spettacolari tutto l'anno, magiche al tramonto.
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Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
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