Autore: Redazione • 26/08/2025 10:01
Storia e descrizione
Situata nella zona dei Campi Flegrei, Cuma, fondata intorno al 730 a.C. dai coloni greci, costituisce, pertanto una delle prime colonie elleniche d’Italia successivamente dominata anche dai sanniti e dai romani. Dopo aver subito un vero e proprio abbandono, la città fu riscoperta grazie alle indagini archeologiche che iniziarono nel XVII secolo e che portarono alla scoperta dell’Antro della Sibilla, una galleria scavata nel tufo, della Torre Bizantina e del Belvedere, residui di antiche fortificazioni, delle Terrazze dei templi, divise in inferiore e superiore, e della Città bassa, conservante il foro romano, le terme e le necropoli.
Curiosità
La fama del parco, oltre all’importanza archeologica dei suoi resti, è legata soprattutto al mito della Sibilla Cumana narrato anche da Virgilio. Quest’ultima, sacerdotessa di Apollo, presiedeva, secondo il mito, l’oracolo di Cuma, nei pressi del Lago d’Averno, comunicando con gli dei e predicendo il futuro e scrivendo le sue profezie successivamente raccolte nei libri sibillini. Ancora oggi l’antro è conservato in modo tale da evocare le atmosfere del mito attraverso luci e cisterne laterali che sembrano richiamare le bocche oracolari.
Modalità d’accesso
Il parco archeologico è raggiungibile in auto, prendendo la tangenziale da Napoli verso Pozzuoli, in treno, sempre in direzione Pozzuoli, e in autobus locale.
Visitare il Parco archeologico di Cuma significa non soltanto passeggiare nella storia ma anche entrare direttamente in uno dei miti più conosciuti di sempre e, per questo, si pone come luogo imperdibile!
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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