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MUST: Museo delle Radici Sotterranee di Matera

Autore: Redazione 02/08/2025 13:50

Nel cuore pulsante di Matera, città che non si limita a ergersi sulla terra, ma si fonde con essa, scavata nel tufo e nel tempo, esiste un luogo che è un'esperienza sensoriale e storica profonda: il MUST, Museo delle Radici Sotterranee. Non è solo un museo come gli altri, bensì una porta spalancata sull'anima più intima e nascosta di Matera, un viaggio nel ventre di una civiltà che ha imparato a vivere e prosperare nelle profondità della roccia. Entrare nel MUST significa discendere in un mondo dove la storia si respira nell'aria umida e fresca delle grotte, dove le radici di una cultura millenaria affondano letteralmente nel sottosuolo, e dove ogni nicchia e ogni cunicolo sussurrano storie di vita, di resilienza e di una connessione primordiale tra l'uomo e la pietra, una sinfonia di silenzi che ti avvolge completamente.

Un viaggio nel tempo, oltre la superficie visibile

Il MUST si distingue dai percorsi turistici più battuti di Matera proprio per la sua vocazione all'esplorazione dell'ignoto, del sommerso. Mentre i Sassi esterni raccontano una storia di riscatto e bellezza a cielo aperto, una narrazione che si dispiega sotto il sole della Basilicata, il MUST scava più a fondo, offrendo un'immersione nelle cavità artificiali e naturali che hanno servito da abitazioni, cisterne, frantoi ipogei e luoghi di culto per millenni. L'idea di un "museo delle radici sotterranee" è una metafora perfetta: le radici della storia di Matera sono letteralmente al di sotto della superficie visibile, nascoste e protette dalla terra stessa, come un segreto millenario che attende solo di essere rivelato. La collocazione del MUST è spesso strategica, trovandosi in zone che permettono un accesso diretto a strutture ipogee complesse, a volte connesse a edifici storici o a reti sotterranee meno esplorate, e proprio questo rende l'esperienza autentica e quasi viscerale.

Le "installazioni": non reperti, ma ambienti vivi e parlanti

A differenza di un museo tradizionale che espone manufatti in teche di vetro, quasi a volerli isolare dalla vita, le "installazioni" del MUST sono gli ambienti stessi. Qui, è il visitatore a diventare parte dell'installazione, camminando attraverso spazi che sono essi stessi reperti archeologici e antropologici, avvolto dalla loro storia.

Il cuore del museo è spesso rappresentato da una o più abitazioni rupestri fedelmente ricostruite e arredate con oggetti d'epoca. Questo consente di comprendere con una chiarezza sorprendente la vita quotidiana dei materani nei Sassi, le loro ingegnose soluzioni per l'illuminazione in un'oscurità perpetua, la ventilazione naturale che sfidava le profondità della roccia e la gestione degli spazi in ambienti ipogei. Si possono osservare letti di paglia che hanno accolto generazioni, utensili da cucina rudimentali che hanno nutrito intere famiglie, mangiatoie per gli animali domestici che convivevano sotto lo stesso tetto con gli esseri umani, un'immagine vivida di una coesistenza antica. Non si tratta di arredi casuali, ma del frutto di uno studio attento basato su testimonianze orali e ritrovamenti archeologici, pensato per offrire uno spaccato autentico di una vita che a noi oggi sembra lontanissima e quasi fiabesca. Camminando in questi ambienti, sentirai l'odore della terra, un'umidità costante e confortante, e un silenzio quasi primordiale rotto solo dall'eco dei tuoi passi, e potrai quasi percepire il brusio sommesso delle voci e dei silenzi di chi ha abitato quelle pareti di tufo, un'eco che attraversa i millenni.

Un elemento fondamentale della sopravvivenza nei Sassi era l'incredibile gestione dell'acqua, e il MUST dedica ampio spazio a questo ingegnoso sistema idraulico. Emergono gigantesche cisterne ipogee, vere e proprie "cattedrali dell'acqua" scavate nella roccia viva, e potrai osservare i sofisticati canali di convogliamento delle acque piovane che alimentavano questi imponenti serbatoi sotterranei. È un'ode all'ingegno umano, alla capacità di adattamento e alla maestria idraulica di un popolo che ha saputo rendere vivibile un ambiente apparentemente ostile, trasformando la necessità in arte e sopravvivenza. La grandezza di questi spazi, spesso con colonne scavate direttamente nella roccia, è sbalorditiva e crea un'atmosfera quasi sacrale, un tempio dedicato all'acqua.

Matera era anche un centro di produzione agricola e artigianale, e il museo espone o ricrea ambienti dedicati alle attività lavorative svolte nel sottosuolo, come i frantoi oleari ipogei. Qui, le grandi macine di pietra, che sembrano giganti addormentati, i recipienti per la raccolta dell'olio e gli attrezzi agricoli mostrano la laboriosità e l'autosufficienza di una comunità materana che non si arrendeva. A volte, sono presenti anche suggestive ricostruzioni di botteghe artigiane, dedicate magari alla lavorazione del tufo, alla ceramica o alla tessitura, evidenziando la resilienza economica e l'intraprendenza degli abitanti dei Sassi, veri e propri artisti della sopravvivenza. Sebbene la maggior parte delle chiese rupestri più famose siano visitabili a sé, il MUST può includere piccole cavità utilizzate come oratori privati o luoghi di preghiera più intimi, a volte con tracce di affreschi primitivi che raccontano storie di fede antiche o nicchie votive scavate con devozione. Questi spazi, più intimi e meno conosciuti, rivelano una spiritualità profonda e diffusa, che permeava ogni aspetto della vita nei Sassi, trasformando ogni anfratto in un luogo sacro.

Infine, per amplificare l'esperienza immersiva e rendere il passato più tangibile, il MUST si avvale spesso di moderne tecnologie sensoriali e multimediali. Proiezioni luminose sulle pareti di tufo possono ricreare la vita di un tempo, portando figure e luci nel buio; suoni ambientali simulano il brusio quotidiano, il ticchettio degli utensili o il lontano belare delle greggi; e installazioni olfattive, con discrezione, possono evocare gli odori tipici, come quello del pane appena sfornato dal forno a legna o l'aroma pungente dell'olio appena franto. Mappe interattive e schermi touch screen offrono approfondimenti sulla storia complessa, l'antropologia affascinante e l'archeologia dei Sassi, rendendo la visita educativa e coinvolgente per tutte le età, un vero e proprio dialogo tra l'antico e il moderno.

Il respiro della storia: Un'emozione tattile e viscerale

Ciò che rende il MUST un'esperienza indimenticabile è la sua capacità unica di far sentire la storia non solo con gli occhi, ma con ogni senso, penetrando nell'anima del visitatore. La temperatura costante e fresca delle grotte, un abbraccio rassicurante anche d'estate, il silenzio quasi irreale rotto solo dai passi e dalle voci sommesse degli altri visitatori, la consistenza ruvida ma accogliente della roccia sotto le dita: tutto contribuisce a creare un legame primordiale e ineludibile con un passato che non è mai stato veramente sepolto, ma solo nascosto, attendendo il momento giusto per riemergere.

È un viaggio che  porta inevitabilmente a riflettere sulla tenacia umana, sull'ingegno prodigioso di adattarsi agli ambienti più sfidanti e sul profondo, quasi mistico, legame con la terra. Il MUST non mostra semplicemente "cosa c'è" sotto Matera, ma  fa vivere "come si viveva" sotto Matera, e svela "cosa significa" per l'identità profonda di questa città unica e resiliente. È un inno alla resilienza, alla creatività e alla capacità di un popolo di forgiare la propria esistenza dalla roccia stessa, trasformando la necessità in arte di vivere.

Un invito a scendere nel profondo dell'anima di Matera

Il MUST, Museo delle Radici Sotterranee, è una tappa imprescindibile per chiunque voglia comprendere veramente l'essenza più autentica di Matera, andando ben oltre le cartoline patinate e le facciate più note. È un invito coraggioso a scendere nel profondo, a esplorare le vene e le arterie sotterranee di una città che, come un antico organismo vivente, continua a respirare e a raccontare la sua commovente storia. 

 

  • Indirizzo: Via San Biagio, 15, 75100 Matera MT.

Prezzi:

  • Biglietto intero: 5 € (ingresso e visita guidata)
  • Ridotto: 3 € (ragazzi 15-24 anni, residenti a Vimercate, studenti universitari, gruppi di almeno 15 persone, enti convenzionati)
  • Cumulativo famiglia: 8 € (massimo 4 persone, di cui almeno un under 14)
  • Gruppi di persone con disabilità: 40 € a gruppo (il gruppo deve essere composto da almeno 15 persone, in caso di gruppi più piccoli, va garantita la copertura di 15 quote)

Orari di apertura (orario estivo fino al 7 settembre):

  • Venerdì: 10:00 - 13:00
  • Sabato: 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
  • Domenica: 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
  • Dal lunedì al giovedì: Chiuso

Contatti:

  • Telefono: +39 0835 188 3383 (attivo solo negli orari di apertura)
  • Email: [email protected]

Link utile:

L'ultimo ingresso è consentito mezz'ora prima della chiusura. Si consiglia di consultare il sito ufficiale per eventuali aperture o chiusure straordinarie.

Foto di copertina credit sito ufficiale Musei Matera

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