Autore: Redazione • 31/10/2025 15:30
Nel cuore di Spoleto, lungo la storica via Sant’Agata, sorge un luogo in cui il passato e il presente si intrecciano con forza: il Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto. Questo complesso non è soltanto una destinazione turistica, ma un’esperienza che invita a fare un passo indietro nel tempo — a toccare con mano tracce di civiltà che hanno plasmato l’identità di una città e, in parte, di un’intera regione.

Il museo ha sede nell’ex monastero di Sant’Agata, struttura benedettina risalente al XIV secolo, costruita su e accanto ai resti del teatro romano.
Il teatro, a sua volta, risale al I secolo a.C. e presenta ancora oggi gradinate, orchestra e parti dell’ambulacro perfettamente visibili. +
Questa stratificazione — antico teatro → monastero → museo — racconta non solo le epoche, ma anche l’evoluzione di funzioni e significati di uno stesso luogo nel corso dei secoli.
All’interno del museo, il percorso espositivo accompagna il visitatore dalle prime tracce umane nel territorio spoletino fino all’età romana e oltre. Si trovano reperti che appartengono all’età del Bronzo, fasi umbre, colonizzazione romana: urne, vasi, armi, iscrizioni, marmi. +
Un oggetto particolarmente significativo è la statua di “Aura”, una raffigurazione marmorea greca del V secolo a.C., rilavorata in età romana come Venere — testimonianza dell’interazione tra cultura greca e mondo romano.
Il museo non è solo “contenitore” di oggetti, ma narrazione di identità: quella spoletina, quella umbra, quella romana. Racconta come la città si sia sviluppata, adattata e reinventata.
Uscendo dal museo, si accede al teatro romano: una struttura imponente per l’epoca, con un diametro della cavea stimato in circa 70 metri.
La piattaforma artificiale su cui sorge, l’ambulacro semicircolare, l’accesso tramite “vomitoria”, il rivestimento in marmi policromi nell’orchestra, sono tutti elementi che richiamano lo splendore architettonico e funzionale del teatro romano.
Oggi, questo teatro non è solo testimonianza: è ancora scena. Lo spazio ospita eventi culturali, spettacoli, concerti — un ponte diretto tra l’epoca antica e l’utilizzo contemporaneo delle rovine, che tornano a vivere grazie alla partecipazione del pubblico.
Visitare il Museo Archeologico Nazionale e il Teatro Romano di Spoleto significa molto più che vedere “reperti”: è toccare con mano la continuità del tempo.
Foto di copertina : Ministero della cultura
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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