Autore: Redazione • 27/08/2025 10:09
A pochi chilometri da Crotone, in una posizione geografica e storica di straordinaria bellezza e importanza, sorge il Museo Archeologico di Capo Colonna. Questo museo non è un'entità isolata, ma il cuore pulsante e la porta d'ingresso a uno dei luoghi più significativi della Magna Grecia: il Santuario di Hera Lacinia. L'edificio, moderno e funzionale, si inserisce armoniosamente nel contesto del Parco Archeologico, offrendo al visitatore una chiave di lettura fondamentale per comprendere il vasto e affascinante sito che lo circonda.
Il Santuario di Hera Lacinia: un faro nel Mediterraneo
Il mito e la storia si fondono in questo luogo sacro, un tempo celebre in tutto il mondo antico. Il Santuario di Hera Lacinia era uno dei più importanti e visitati dell'Italia meridionale, un punto di riferimento per i navigatori e un centro religioso e culturale di inestimabile valore per la città di Kroton. Della sua magnificenza oggi resta l'iconica colonna dorica, l'unica superstite di un imponente tempio periptero, che si staglia solitaria e fiera contro il blu del cielo e del mare, simbolo di un'epoca di splendore. Il museo nasce proprio con l'obiettivo di dare voce e corpo a ciò che resta di questo glorioso passato.
Le collezioni: frammenti di un'antica magnificenza
Le sale del museo accolgono i reperti rinvenuti durante le campagne di scavo condotte nell'area del Santuario. La collezione, pur non essendo immensa, è di altissima qualità e racconta la storia del culto e della vita che si svolgeva in questo luogo:
Tra i pezzi più celebri si annoverano alcuni preziosi reperti in bronzo e in oro, che rivelano la ricchezza e l'importanza del santuario. Le vetrine espongono con cura le testimonianze del passato, trasformando ogni frammento in un tassello di un grande mosaico storico.
Un'esperienza unica tra museo e parco archeologico
La bellezza del Museo Archeologico di Capo Colonna sta nella sua perfetta integrazione con il paesaggio. La visita non si limita all'interno dell'edificio, ma si estende all'intero parco archeologico. Prima si osservano i reperti nelle sale museali, e poi si cammina tra le rovine, si tocca con mano l'ultima colonna e si contempla l'orizzonte dove un tempo navigavano i vascelli greci. Il museo funge da guida e da interpretazione di ciò che si vede all'esterno, creando un'esperienza completa e immersiva che unisce storia, arte e la bellezza selvaggia della natura calabrese.
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Foto di copertina credits di RennyDJ licensed by CC BY-SA 3.0
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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