Autore: Giansalvo Pio Fortunato • 11/11/2025 17:54
Mantova, la città dei Gonzaga, si staglia maestosa sulla pianura padana, avvolta dallo specchio d’acqua dei suoi tre laghi. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO insieme alla vicina Sabbioneta, è un gioiello di eleganza rinascimentale che sembra uscito da un quadro. Visitare Mantova in 48 ore è un’immersione totale in un mondo di corte, dove l’arte, la storia e la buona cucina si fondono in un’esperienza indimenticabile.
Questo itinerario è pensato per chi vuole cogliere l’essenza della città senza tralasciare i suoi capolavori assoluti, con consigli su dove mangiare, cosa vedere e come muoversi. Preparatevi a innamorarvi di una delle capitali più raffinate del Rinascimento italiano.
Mantova: La Perla dei Gonzaga
Prima di tuffarci nell’itinerario, è d’obbligo una breve introduzione. Mantova deve il suo splendore alla famiglia Gonzaga, che la governò per quasi quattro secoli (1328-1707). Sotto la loro signoria, la città divenne uno dei centri culturali e artistici più importanti d’Europa, attirando artisti del calibro di Andrea Mantegna, Leon Battista Alberti e Giulio Romano. Il suo centro storico, racchiuso dalle acque, conserva intatto questo fascino aristocratico. La città è compatta e perfetta per essere esplorata a piedi, regalando scorci mozzafiato a ogni angolo.
Giorno 1: Il Cuore Rinascimentale e i Fasti di Palazzo Te
Mattina: Il Centro Storico e i Giganti di Piazza Sordello Iniziate la vostra immersione mantovana da Piazza Sordello, il salotto nobile della città. Questa piazza lunga e lastricata, un tempo cuore del potere medievale, è incorniciata da palazzi antichi e introduce subito all’atmosfera maestosa di Mantova.
Duomo di Mantova (Cattedrale di San Pietro): Affacciato sulla piazza, il Duomo colpisce per la sua facciata un po’ eterogenea. Ma è l’interno a lasciare a bocca aperta: la ristrutturazione fu affidata a Giulio Romano, che creò uno spettacolare spazio ispirato alla basilica di San Pietro in Vaticano. Le navate laterali sono più alte di quella centrale, creando un effetto di maestosità unico.
Palazzo Ducale: Questo non è un semplice palazzo, ma una città-palazzo. È uno dei complessi museali più vasti d’Europa, con oltre 500 stanze, cortili e giardini che si sviluppano su un’area di circa 34.000 mq. Era la fastosa residenza dei Gonzaga. La visita è ricca di emozioni:
Castello di San Giorgio: La parte più antica e fortificata del complesso. Al suo interno si cela il capolavoro assoluto della pittura mantovana: la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna. Gli affreschi, completati nel 1474, sono un trionfo di illusionismo prospettico e ritrattistica. La “corte” dipinta sulle pareti sembra reale, e il celebre soffitto a oculo, con putti e nuvole, è un’invenzione che ha fatto scuola. Consiglio fondamentale: la prenotazione per la Camera degli Sposi è obbligatoria e va fatta con largo anticipo.
Appartamenti di Isabella d’Este: Visitate le stanze di una delle donne più colte e influenti del Rinascimento. Qui potrete ammirare lo Studiolo e la Grotta, dove la marchesa conservava la sua straordinaria collezione di antichità e opere d’arte.
Pranzo: Uno Spuntino al Volo
Usciti da Palazzo Ducale, dirigetevi verso una delle tante salumerie o focaccerie del centro. Una fetta di sbrisolona (la tipica torta friabile) o un panino con i salumi mantovani come il salame mantovano o la coppa sono perfetti per una pausa veloce e autentica.
Pomeriggio: La Villa dei Piaceri, Palazzo Te
Dopo pranzo, è il momento di dedicarsi all’altro grande capolavoro gonzaghesco. Raggiungete Palazzo Te (a 15-20 minuti a piedi dal centro o pochi minuti in auto/bus). Questo palazzo, opera di Giulio Romano, era la villa di delizie e di svago per Federico II Gonzaga.
L’edificio stesso è un capolavoro di eleganza e invenzione. Appena varcata la soglia, preparatevi a restare senza fiato:
Sala dei Giganti: È l’apoteosi dell’illusionismo. La stanza è affrescata dalla volta al pavimento (ora protetto) con la scena della Caduta dei Giganti. Le figure colossali, travolte dalla furia di Giove, sembrano crollare addosso allo spettatore in un vortice di corpi, rocce e nuvole. Un effetto teatrale e travolgente che non ha eguali.
Sala di Amore e Psiche: In netto contrasto, questa sala celebra l’amore e i piaceri della vita attraverso il mito di Amore e Psiche. Gli affreschi sono sensuali, ricchi di dettagli e colori, e raccontano le nozze degli dei in un tripudio di figure mitologiche.
Sala dei Cavalli: Un tributo ai destrieri amati dai Gonzaga, ritratti a grandezza naturale e di una bellezza iperrealista.
La visita a Palazzo Te è un viaggio nell’ingegno di Giulio Romano e nella vita lussuosa e spensierata di corte.
Cena: I Sapori della Terra e dell’Acqua
Per cena, cercate una trattoria tipica nel centro storico. Mantova ha una cucina robusta e saporita, che unisce i prodotti della terra a quelli dei suoi laghi.
Antipasto: Assaggiate i salumi mantovani o la zucca alla mantovana (con amaretti e mostarda).
Primo: Scegliete tra i due grandi classici: i tortelli di zucca (dolci e salati, con il ripieno di zucca, amaretti e grana) o il risotto alla pilota (con il salamelle da risotto, un salame fresco da sminuzzare).
Secondo:Luccio in salsa (accompagnato dalla tipica polenta sbrisa) o stracotto d’asino.
Dolce: Non può mancare la sbrisolona.
Giorno 2: Basiliche, Piazze e la Magia dei Laghi
Mattina: Le Basiliche e le Piazze Gemelle
Dopo la colazione, dedicate la mattina alla scoperta degli altri luoghi simbolo della città.
Rotonda di San Lorenzo: La chiesa più antica di Mantova, costruita prima dell’anno Mille. La sua forma circolare, ispirata al Santo Sepolcro di Gerusalemme, e l’atmosfera raccolta e misteriosa la rendono un luogo unico. Si trova in Piazza delle Erbe, quasi nascosta tra i palazzi.
Piazza delle Erbe e Piazza Broletto: Queste due piazze, contigue a Piazza Sordello, sono da sempre il centro commerciale e della vita quotidiana mantovana.
In Piazza delle Erbe ammirate la Rotonda di San Lorenzo, la Torre dell’Orologio (con il suo antico orologio astronomico) e la Basilica di Sant’Andrea, il capolavoro di Leon Battista Alberti.
Basilica di Sant’Andrea: Entrate e preparatevi a una sorpresa. La facciata albertiana è un capolavoro di equilibrio rinascimentale, ma l’interno, maestoso e solenne, vi lascerà senza parole. Qui sono conservate le Reliquie del Preziosissimo Sangue di Cristo, che richiamano pellegrini da tutto il mondo. La cripta, con le sue possenti colonne, è altrettanto impressionante.
Piazza Broletto ospita il medievale Palazzo del Podestà e il Palazzo della Ragione.
Pranzo: Un’esperienza gastronomica in una Bottega Storica
Per il pranzo del secondo giorno, optate per un’osteria o una bottega storica. Assaggiate i agnolini in brodo (i piccoli tortelli ripieni di carne tipici della domenica e delle feste) o un piatto di pasta al ragù d’asino.
Pomeriggio: Relax sui Laghi
Il pomeriggio è ideale per esplorare il polmone verde e blu della città: i laghi.
Passeggiata sui Laghi: Percorrete il lungolago Gonzaga e il lungolago dei Gonzaga. La vista sul Palazzo Ducale e sulla città che si specchia nell’acqua è semplicemente iconica. Nella bella stagione, potete noleggiare una bicicletta e fare il giro completo dei laghi, un’esperienza rilassante e panoramica.
Parco della Scienza: Se viaggiate con bambini, questa area giochi scientifica all’aperto, sempre lungo il lago, è un’ottima sosta.
Cena: L’Addio ai Sapori Mantovani
Per l’ultima cena, osate con qualcosa di particolare. Cercate un ristorante che proponga un menu degustazione per provare più specialità possibili, o concedetevi una cena in una locanda con vista lago per un addio romantico. Ripetete il piatto che vi è piaciuto di più o ordinate quello che vi siete lasciati sfuggire il giorno prima.