Autore: Redazione • 27/09/2025 22:10
In mezzo alle distese ondulate dell'entroterra agrigentino, dove i campi di grano dorato ondeggiano sotto il sole cocente, si materializza uno dei fenomeni più straordinari e inquietanti che la natura siciliana possa offrire: le Macalube di Aragona. Questo teatro geologico sembra strappato direttamente dalla superficie di un pianeta alieno, un luogo dove la Terra rivela i suoi segreti più profondi attraverso manifestazioni che sfidano ogni logica quotidiana.
Raggiungere questo laboratorio naturale è semplice quanto inaspettato l'impatto visivo che regala. Da Agrigento, seguendo la SS189 verso Caltanissetta per circa 15 chilometri, si svolta per Aragona seguendo le indicazioni turistiche marroni. Il centro visitatori dispone di parcheggio gratuito e pannelli informativi, mentre autobus SAIS collegano Agrigento con Aragona ogni due ore (fermata in piazza centrale, poi 10 minuti a piedi).
Il primo approccio con le collinette fumanti è scioccante per l'immaginazione. Decine di piccoli crateri punteggiano un paesaggio argilloso color grigio cenere, dove il terreno sembra respirare lentamente attraverso bollicine gassose che emergono con un gorgoglio sotterraneo inquietante. Il profumo sulfureo che aleggia nell'aria si mescola al sentore metallico del fango mineralizzato, creando un'atmosfera che stimola tutti i sensi e risveglia la curiosità primordiale.
Camminare lungo i sentieri sicuri delimitati dalla riserva regala brividi continui. Il terreno sotto i piedi ha una consistenza spugnosa che tradisce la presenza sotterranea di gas metano e acque termali in movimento perpetuo. Ogni piccolo vulcanetto ha una personalità distinta: alcuni soffiano delicatamente vapore acqueo, altri eruttano fango bollente con scoppiettii improvvisi che rompono il silenzio della campagna circostante.
L'attività costante di questi micromotor geologici trasforma continuamente il panorama: nuovi coni nascono dal nulla, mentre vecchie formazioni si appiattiscono sotto il peso del fango rappreso. Durante le eruzioni più intense - fenomeni sporadici ma spettacolari - i getti di fango possono raggiungere diversi metri di altezza, accompagnati da suoni esplosivi che echeggiano nelle vallate circostanti.
La luce del tramonto trasforma questo paesaggio lunare in un quadro impressionista dove le superfici lucide del fango riflettono bagliori dorati, mentre i vapori biancastri creano effetti atmosferici che rendono l'esperienza ancora più surreale e magnetica. Questo fenomeno unico continua a stupire geologi e affascinare viaggiatori, confermando che la Sicilia sa ancora sorprendere con tesori nascosti di bellezza scientifica.
Photo credits: Mjobling - licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 Unported license.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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