Autore: Redazione • 20/09/2025 14:28
Acqua gelida che urla. Questo è il primo ricordo che vi porterete a casa dalle Gole del Raganello, nel cuore del Parco del Pollino. Il torrente scende furioso dalle montagne calabresi, scavando da millenni un canyon profondo fino a 400 metri che divide le rocce come una lama affilata.
Si parte da Civita, borgo albanese arroccato su uno sperone roccioso dove ancora oggi risuonano canti in lingua arbëreshë. Il sentiero inizia innocuo, ma dopo pochi passi il mondo cambia: le pareti di calcare si stringono attorno a voi come le mani di un gigante, lasciando vedere solo una sottile striscia di cielo azzurro lassù in alto.
L'aria qui dentro è diversa. Sa di muschio bagnato e pietra antica, con quella freschezza umida che vi fa dimenticare all'istante il sole che cuoce fuori. Il rumore dell'acqua diventa assordante: il Raganello rimbalza tra i massi con una forza che fa tremare il suolo sotto i piedi.
Non c'è modo di evitarlo: per esplorare le gole dovete entrare nel torrente. L'acqua è così fredda che vi toglie il fiato, ma è l'unico modo per avanzare tra questi corridoi di roccia. I massi scivolosi richiedono attenzione ad ogni passo, mentre piccole cascate vi spruzzano addosso goccioline gelide che brillano al sole filtrato.
Le marmitte dei giganti sono buche circolari scavate dall'acqua nella roccia, piscine naturali dove l'acqua verde smeraldo invita a un tuffo che solo i più coraggiosi osano fare. Il contrasto tra il calore della pietra scaldata dal sole e il ghiaccio liquido del torrente crea sensazioni indimenticabili.
Tra le pareti crescono felci giganti che sembrano uscite dal Giurassico, mentre piccoli granchi scappano veloci al vostro passaggio. Nelle pozze più calme, libellule metallizzate danzano sulla superficie dell'acqua come fate moderne.
Quando il canyon si allarga, il silenzio diventa improvvisamente profondo. Solo il gorgoglio dolce dell'acqua che scorre lenta e, se siete fortunati, il fischio dell'aquila che vola alta tra le creste rocciose.
Le gole si affrontano solo con guide esperte e attrezzatura specifica: muta, caschetto e scarpe antiscivolo sono obbligatori. Il percorso completo richiede 4-6 ore di cammino in acqua, ma esistono anche escursioni più brevi per famiglie. La stagione migliore va da maggio a settembre, quando l'acqua è meno impetuosa ma sempre gelida. Prenotate in anticipo perché i gruppi sono limitati per proteggere questo gioiello naturale che vi lascerà senza parole e con una voglia matta di tornare.
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Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
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