Autore: Redazione • 29/10/2025 12:33
Immersa nella zona collinare di Castello, a pochi chilometri dal centro di Firenze, la Villa Medicea di Castello rappresenta uno dei più raffinati esempi di architettura rinascimentale toscana. Acquistata nel 1477 dai fratelli Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici, appartenenti al ramo “popolano” della celebre dinastia, la villa divenne presto un luogo di arte e cultura. Fu qui che Sandro Botticelli realizzò due dei suoi capolavori assoluti, La Primavera e La Nascita di Venere, destinati proprio ad adornare le sue sale.
La residenza, ereditata da Giovanni delle Bande Nere e da Maria Salviati, fu poi luogo d’infanzia del futuro Cosimo I de’ Medici, che nel XVI secolo ne fece la sua residenza prediletta e un simbolo politico della nuova Firenze granducale. Cosimo incaricò Giorgio Vasari della ristrutturazione architettonica e affidò a Niccolò Tribolo la realizzazione del magnifico giardino all’italiana, modello per tutti i giardini medicei successivi, compreso quello di Boboli.
Il complesso, noto anche come Villa Reale, L’Olmo o Il Vivaio, presenta una struttura sobria ma elegante, con un cortile centrale cinquecentesco e logge di ordine tuscanico. Tra gli ambienti più suggestivi spiccano la Sala delle Pale, dove sono esposte le insegne dei membri dell’Accademia della Crusca, e la Sala degli Armadi, decorata da affreschi con allegorie delle stagioni.
Il giardino retrostante, articolato su tre terrazze, custodisce opere scultoree e fontane di straordinario pregio: la Fontana di Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati, la celebre Grotta degli Animali, gioiello manierista rivestito di mosaici e conchiglie, e il Giardino degli Agrumi, che ospita oltre 500 piante rare di limoni e cedri, tra cui il celebre gelsomino indiano “mugherino”, dono del re del Portogallo a Cosimo III.
La Villa di Castello fu uno dei primi luoghi in cui si sviluppò la filosofia umanistica fiorentina: Marsilio Ficino vi educò il giovane Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici alla visione neoplatonica del mondo.
Nel giardino, inoltre, ogni elemento aveva un significato simbolico: le fontane e le sculture rappresentavano il dominio armonioso dei Medici sulla Toscana, con l’Appennino e i fiumi Arno e Mugnone tradotti in allegorie di pietra e acqua.
Nel 2013, il giardino ha ricevuto il riconoscimento come “Parco più bello d’Italia” e oggi fa parte della Rete Europea dei Giardini Storici, insieme ad alcuni tra i più importanti parchi d’Europa.
La Villa Medicea di Castello non è regolarmente aperta al pubblico poiché ospita la prestigiosa Accademia della Crusca e l’Opera del Vocabolario Italiano. Tuttavia, in occasioni speciali o su prenotazione, è possibile visitare gli interni.
Il giardino monumentale, invece, è aperto al pubblico e gestito dalla Direzione regionale Musei della Toscana. L’ingresso è gratuito e gli orari di apertura variano a seconda della stagione; si consiglia di verificare sul sito ufficiale del Ministero della Cultura.
La Villa si trova in Via di Castello 44, nella zona nord-ovest di Firenze, poco distante dalla Villa La Petraia.
In auto: percorrendo la via Sestese, si trova un parcheggio nei pressi dell’ingresso principale.
foto credits di fulltravel.it
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