Autore: Redazione • 24/10/2025 10:53
Nel cuore pulsante di Genova, affacciato su Piazza De Ferrari, sorge il Teatro Carlo Felice, una delle istituzioni liriche più importanti d’Italia. La sua imponente facciata neoclassica, con le alte colonne di marmo bianco e il maestoso pronao, domina la piazza come un antico tempio dedicato all’arte e alla musica. Da quasi due secoli, il teatro rappresenta non solo il centro della vita culturale cittadina, ma anche un simbolo di rinascita e modernità, capace di coniugare storia, innovazione e leggenda.
Il progetto del Teatro Carlo Felice nasce nel 1825, quando l’architetto Carlo Barabino vince il concorso indetto per la costruzione di un nuovo teatro cittadino, fortemente voluto dal re Carlo Felice di Savoia, da cui l’edificio prende il nome. Genova, allora priva di un grande teatro per il melodramma, desiderava un luogo in grado di rivaleggiare con le grandi capitali europee. L’inaugurazione avvenne nel 1828 con l’opera Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini, alla presenza dei sovrani del Regno di Sardegna.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il teatro subì gravi bombardamenti che ne distrussero gran parte degli interni, lasciando in piedi soltanto il pronao e i muri perimetrali. La ricostruzione, affidata agli architetti Aldo Rossi, Ignazio Gardella e Fabio Reinhart, iniziò solo negli anni Ottanta, dopo decenni di concorsi e progetti rimasti sulla carta. Il nuovo teatro fu inaugurato nel 1991, restituendo a Genova un luogo d’arte all’avanguardia.
L’attuale edificio conserva l’aspetto monumentale della struttura originaria, ma è dotato di tecnologie moderne. Il palcoscenico, tra i più avanzati d’Italia, permette di allestire fino a quattro scenografie contemporaneamente grazie a sofisticati meccanismi mobili. L’interno è concepito come una piazza cittadina coperta, con balconcini fioriti e luci soffuse che evocano le case genovesi, mentre l’acustica perfetta è frutto di uno studio accurato di materiali e forme.
Tra le curiosità più affascinanti legate al Carlo Felice c’è quella del suo fantasma benevolo: si dice che nelle notti silenziose aleggi lo spirito di Leila Carbone, una giovane genovese accusata di stregoneria nel Cinquecento e sepolta proprio dove oggi sorge il teatro. Secondo la leggenda, durante i bombardamenti della guerra il suo spirito avrebbe protetto la statua del Genio dell’Armonia, rimasta miracolosamente intatta.
Un’altra curiosità riguarda il nome del teatro: pare che i genovesi lo dedicarono a Carlo Felice per “placare” il re dopo il celebre episodio in cui Niccolò Paganini si rifiutò di concedergli un bis, pronunciando la storica frase “Paganini non ripete”.
Il Teatro Carlo Felice si trova in Passo Eugenio Montale 4, a pochi passi da Piazza De Ferrari, nel centro di Genova. È facilmente raggiungibile con la metropolitana (fermata De Ferrari) o con numerosi autobus urbani (linee 18, 20, 36, 14, 46).
Il teatro è aperto in occasione degli spettacoli e per visite guidate, disponibili su prenotazione tramite il sito ufficiale. I biglietti variano a seconda della stagione lirica o sinfonica, con agevolazioni per studenti e under 26.
Oggi, il Carlo Felice non è solo un teatro, ma un luogo di incontro, un ponte tra passato e presente, dove ogni nota e ogni voce raccontano l’anima di Genova e il suo profondo legame con la musica.
foto credits di italia.it
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