Autore: Redazione • 24/09/2025 20:41
Quando agosto brucia l'asfalto romano e l'afa rende invivibile anche solo l'idea di uscire di casa, esiste una soluzione antica conosciuta da imperatori, papi e romani di ogni epoca: scappare sui Colli Albani. Il Parco dei Castelli Romani è il condizionatore naturale della Capitale, dove bastano venti chilometri per trovare aria fresca, laghi balneabili e una natura generosa che fa dimenticare immediatamente lo smog e il traffico cittadino.
I due laghi vulcanici sono il cuore pulsante di tutto. Il Lago Albano si specchia nelle finestre della residenza papale di Castel Gandolfo, creando cartoline che sembrano troppo perfette per essere vere. Le sue acque blu cobalto occupano perfettamente il cratere spento di un antico vulcano, mentre i boschi di castagno scendono fino alle rive creando zone d'ombra perfette per picnic estivi che profumano di fraschetta e porchetta aricina.
Il Lago di Nemi è più piccolo ma tremendamente scenografico. Questo "specchio di Diana" come lo chiamavano gli antichi romani è incorniciato da pendii ripidi ricoperti di boschi che in autunno esplodono di rossi, gialli e aranci che si riflettono nell'acqua immobile. Il borgo di Nemi sembra appiccicato alla roccia sovrastante come un nido d'aquila medioevale che controlla il lago sottostante.
Camminare qui significa respirare storia antica ad ogni passo. Questi colli sono disseminati di vestigia romane: ville imperiali, teatri, acquedotti che raccontano di quando questa era la zona residenziale VIP dell'Impero. Oggi i sentieri ben segnalati permettono di esplorare boschi di faggi secolari dove la temperatura è sempre cinque gradi più bassa rispetto a Roma, anche nei giorni più caldi.
La gastronomia locale è parte integrante dell'esperienza: dopo una camminata nei boschi, fermarsi in una fraschetta tradizionale di Ariccia o Genzano per assaggiare porchetta croccante, pane di Genzano e vino dei Colli bevuto in bicchieri senza stelo è un rito che i romani praticano da generazioni.
I paesi arroccati sui crateri vulcanici offrono panorami da cartolina: Rocca di Papa domina dall'alto, Frascati profuma di vigne e cantine storiche, mentre Marino celebra ogni anno la sua Sagra dell'Uva trasformando le fontane del paese in fiumi di vino.
La fauna selvatica prospera in questi boschi: cinghiali, caprioli, volpi e una ricchissima avifauna che include picchi, ghiandaie e sparvieri. Durante le passeggiate mattutine è facile incontrare tracce fresche o sentire i richiami degli animali che si nascondono tra la vegetazione fitta.
I Castelli si raggiungono facilmente da Roma con treni regionali o autobus di linea. Ogni paese ha la sua stazione ferroviaria e i sentieri partono direttamente dai centri abitati. È il rifugio perfetto per una gita domenicale che unisce natura, storia, gastronomia e quella brezza fresca che fa dire "finalmente si respira!"
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Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
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