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Il Museo Nazionale d'Abruzzo dell'Aquila: un faro di storia e resilienza

Autore: Redazione 29/08/2025 08:49

L'Aquila, città dalla storia millenaria e dal cuore pulsante, custodisce tra le sue gemme più preziose il Museo Nazionale d'Abruzzo (MUNDA). Più che un semplice spazio espositivo, il MUNDA è un simbolo di resilienza, un custode della memoria e un faro per il futuro culturale della regione. La sua storia, in particolare negli ultimi decenni, è indissolubilmente legata alle vicende sismiche che hanno colpito il territorio, rendendolo un esempio virtuoso di recupero e rinascita.

Una sede storica e le vicende del post-sisma

Nato come Regio Museo Nazionale, la sua sede storica è stata a lungo il suggestivo Castello Cinquecentesco dell'Aquila. Quest'imponente fortezza, con le sue mura robuste e la sua posizione dominante, ha ospitato per decenni collezioni di inestimabile valore, dalle testimonianze preistoriche alle opere d'arte sacra medievale, fino alle creazioni moderne.

Il terremoto del 6 aprile 2009 ha inferto un colpo durissimo anche al Castello e, di conseguenza, al Museo. I danni strutturali hanno reso inagibile la storica sede, ponendo una sfida enorme per la salvaguardia e la fruizione del patrimonio culturale aquilano. Tuttavia, la tenacia e la determinazione delle istituzioni e della comunità non si sono arrese. In un encomiabile sforzo di recupero e adattamento, il MUNDA ha trovato una nuova, seppur temporanea, casa nell'ex Mattatoio Comunale, un edificio che ha subito un'accurata ristrutturazione e adattamento per ospitare le prestigiose collezioni. Questa nuova sede, inaugurata nel 2015, ha permesso al museo di riaprire le sue porte e continuare la sua missione educativa e culturale.

Le collezioni: un viaggio attraverso i secoli

Le collezioni del Museo Nazionale d'Abruzzo offrono un percorso affascinante attraverso le epoche, delineando la ricchezza storica, artistica e archeologica della regione.

  • Sezione archeologica: questa sezione rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato più remoto dell'Abruzzo. Reperti che vanno dalla preistoria alla romanizzazione testimoniano la presenza e lo sviluppo di civiltà antiche, con manufatti che raccontano la vita quotidiana, le credenze e le pratiche dei popoli che hanno abitato queste terre millenni fa. Di particolare rilievo sono i reperti provenienti dalle aree archeologiche della Marsica e della Conca Aquilana.
  • Sezione d'arte sacra e scultura: il cuore della collezione è rappresentato da un'eccezionale rassegna di opere d'arte sacra, molte delle quali provenienti da chiese e conventi del territorio. La scultura medievale è una delle punte di diamante, con capolavori che spaziano da opere romaniche a quelle gotiche, testimoniando la vivacità artistica e la profonda spiritualità che hanno caratterizzato l'Abruzzo nel Medioevo. Tra le opere più celebri spicca senza dubbio il Corpus Domini di Saturnino Gatti, un'opera lignea di straordinaria espressività e valore artistico.
  • Sezione di numismatica e ceramica: il museo ospita anche significative collezioni di numismatica, che permettono di ripercorrere la storia economica e politica attraverso le monete, e di ceramica, con pezzi che spaziano da manufatti di uso quotidiano a opere d'arte decorativa, offrendo uno spaccato delle tecniche e degli stili che si sono susseguiti nel tempo.
  • Il Mammut di Campo Imperatore: un'icona indiscussa del museo è lo scheletro quasi completo di un Mammuthus meridionalis, ritrovato a Campo Imperatore. Questo imponente reperto paleontologico è un'attrazione di grande impatto visivo e scientifico, e offre un'occasione unica per riflettere sulla preistoria geologica e faunistica del territorio.

Un futuro di continua crescita e riconoscimento

Il Museo Nazionale d'Abruzzo, pur avendo affrontato e superato sfide immense, continua a evolversi. L'obiettivo primario è il ritorno alla sede storica del Castello Cinquecentesco, un progetto ambizioso che richiederà ancora tempo e risorse, ma che è atteso con grande trepidazione dalla comunità e dagli amanti dell'arte. Nel frattempo, il MUNDA nell'ex Mattatoio si conferma un polo culturale vivace, un luogo di studio, conservazione e promozione del patrimonio abruzzese.

Informazioni utili 

  • Indirizzo: Via Tancredi da Pentima, 67100 L'Aquila AQ
  • Orari di apertura:
    • Lunedì: chiuso
    • Dal martedì alla domenica: 08:30–19:30
  • Prezzi:
  • intero7,00 €
  • ridotto2,00 € (dai 18 ai 25 anni)
  • Contatti:

Foto di copertina credits di Cats' photos licensed by CC BY-SA 4.0

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