Autore: Redazione • 30/09/2025 14:29
A Torino, all'interno del Palazzo degli Istituti Anatomici in Via Pietro Giuria 15, si trova un luogo di grande interesse storico e scientifico, ma anche di forte dibattito: il Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso". Fondato dal celebre medico e antropologo veronese, questo museo espone le collezioni che furono alla base delle controverse teorie lombrosiane sulla devianza e il "delinquente nato".
Il museo fu istituito da Cesare Lombroso nel 1876, raccogliendo il vasto materiale che egli aveva accumulato sin dal 1859. La collezione era lo strumento principale per convalidare la sua teoria più famosa: l'atavismo criminale. Secondo Lombroso, il criminale non era tale per scelta morale, ma per una predisposizione biologica congenita, che lo faceva regredire a uno stadio evolutivo primitivo.
L'idea scaturì, secondo il racconto dello stesso Lombroso, nel 1871 durante l'autopsia del brigante calabrese Giuseppe Villella, quando notò una particolare anomalia nel cranio. Questa "fossetta", che identificò come un segnale di atavismo, divenne per lui la prova di una biologia difettosa del delinquente.
Il percorso museale, riaperto al pubblico nel 2009 con un allestimento moderno, espone circa 2.000 reperti che documentano l'evoluzione del pensiero lombrosiano. Tra gli oggetti più significativi si trovano:
Oggi, il museo si presenta come un museo di storia della scienza e della società, e non come un'esposizione acritica delle teorie. L'allestimento è curato dall'Università di Torino e si propone di contestualizzare il pensiero di Lombroso nel clima del positivismo ottocentesco, offrendo anche un'analisi critica e la confutazione delle sue tesi, ormai scientificamente superate.
Nonostante questa contestualizzazione, il museo rimane un punto nevralgico di critiche e polemiche, soprattutto da parte dei Movimenti Meridionali. Questi movimenti contestano la figura di Lombroso, le cui teorie furono utilizzate per giustificare la repressione del brigantaggio e per avvalorare l'inferiorità delle popolazioni del Sud Italia.
Il Museo Lombroso offre quindi una visita unica, che permette di addentrarsi nelle origini della criminologia moderna, riflettendo allo stesso tempo sulla complessità del rapporto tra scienza, pregiudizio e potere.
Foto di copertina credits di Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso, Google Maps
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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