Autore: Redazione • 22/10/2025 11:40
Il Castello di Santo Niceto, conosciuto anche come Motta Sant’Aniceto, è una fortificazione bizantina risalente alla prima metà dell’XI secolo, situata sulla cima di un’altura rocciosa che domina la città di Reggio Calabria, nelle vicinanze del centro abitato di Motta San Giovanni. Rappresenta uno dei pochissimi esempi di architettura alto-medievale bizantina ancora visibili in Calabria.
Edificato come kastron, il castello aveva una funzione difensiva e di rifugio durante le incursioni saracene, proteggendo merci preziose come la seta, fondamentale per l’economia bizantina. Anche dopo la conquista normanna (1060), il castello continuò a essere usato per avvistamento e difesa del territorio reggino.
Nel corso dei secoli, la struttura fu coinvolta nelle guerre tra Angioini e Aragonesi, e nel 1434 divenne una baronia, estendendo il proprio dominio su Motta San Giovanni, Montebello e Paterriti. Una delle vicende più curiose è legata al 1459, quando i reggini, con uno stratagemma notturno che coinvolse capre con lumini accesi sulle corna, riuscirono ad espugnare il castello.
La struttura ha una pianta irregolare che richiama la forma di una nave, con la prua rivolta verso la montagna e la poppa verso il mare. Sono ancora ben conservati tratti delle mura alte fino a 3,5 metri, due torri quadrate, l’imponente portale d’ingresso, i resti di cisterne per l’acqua e di altre torri di avvistamento. Ai piedi della salita si trova la chiesa della SS. Annunziata, con cupola affrescata dal tipico Cristo Pantocratore, in pieno stile bizantino.
Dopo secoli di abbandono, il castello è stato restaurato e valorizzato, diventando uno dei rari esempi di kastron bizantino recuperato e accessibile in Calabria.
Per raggiungere il castello, da Motta San Giovanni si percorrono circa 2 km fino alla località S. Basilio, poi si svolta a sinistra seguendo le indicazioni. Dopo poco più di 3 km, si arriva alla base dell’altura.
Il castello è raggiungibile a piedi tramite un sentiero panoramico immerso nella macchia mediterranea, con piante di fico d’India, ulivi e querce.
È presente un parcheggio gratuito nelle vicinanze.
foto credits di calabria.travel
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
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