Autore: Redazione • 27/09/2025 13:25
Tra le dolci ondulazioni delle colline cuneesi si nasconde uno spettacolo geologico che sembra uscito dalle pagine di un libro di fate: la Riserva Naturale Speciale dei Ciciu del Villar. Qui, dove il verde intenso dei castagni secolari incontra il cielo azzurro del Piemonte, centinaia di sentinelle di roccia emergono dal terreno come creature mitologiche addormentate nel tempo.
Camminando lungo i sentieri ombreggiati che serpeggiano attraverso questo anfiteatro naturale, si rimane incantati dalla vista di questi giganti silenziosi. I Ciciu - termine piemontese che evoca teneramente l'immagine di piccoli ometti - si ergono con la loro forma inconfondibile: colonne affusolate di materiale morenico sormontate da massi protettivi che sembrano cappelli di pietra indossati con orgoglio.
Il processo millenario che ha dato vita a queste sculture naturali racconta una storia antica quanto le Alpi Maritime che fanno da sfondo. L'acqua, instancabile artista, ha modellato con pazienza certosina questi depositi glaciali, creando un paesaggio che oscilla tra il surreale e il fiabesco. Ogni Ciciu possiede una personalità distinta: alcuni slanciati e maestosi, altri tozzi e bonari, tutti custodi di segreti geologici che risalgono alle ere glaciali.
Durante le prime luci dell'alba, quando la rugiada impreziosisce l'erba e i raggi dorati filtrano tra le fronde, questi pilastri naturali assumono un aspetto ancora più magico. L'atmosfera si carica di mistero primordiale, mentre il profumo di terra umida e foglie si mescola al canto melodioso degli uccelli che hanno fatto di questa riserva il loro santuario.
Gli esploratori moderni che si avventurano tra queste formazioni uniche vivono un'esperienza che tocca l'anima. I bambini scoprono con meraviglia figure fantastiche tra le rocce, mentre gli adulti riflettono sulla potenza creatrice della natura. Ogni angolo della riserva rivela nuove prospettive: angolazioni fotografiche mozzafiato si alternano a scorci contemplativi dove il tempo sembra rallentare.
La luce pomeridiana trasforma questo teatro geologico in una galleria d'arte a cielo aperto, dove ombre danzanti giocano tra le sculture di pietra, creando un caleidoscopio di forme che stimola l'immaginazione e risveglia il bambino interiore che vive in ciascuno di noi.
Photo credits: Castrocane - licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
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