Autore: Redazione • 30/09/2025 19:44
Esistono luoghi dove bisogna sporcarsi le mani per coglierne l'essenza. Le Gole del Farfa, incastonate nel cuore verde della Sabina reatina, sono uno di questi: un canyon selvaggio dove l'unico modo per procedere è bagnarsi, arrampicarsi, tuffarsi. Qui la natura non si contempla da lontano, si vive sulla pelle.
Il Farfa ha impiegato millenni per incidere queste pareti calcaree verticali, creando un labirinto d'acqua e roccia che in alcuni punti si stringe fino a pochi metri di larghezza. La luce filtra dall'alto in raggi obliqui e dorati, illuminando felci rigogliose che spuntano da ogni fessura e muschi vellutati che ricoprono i macigni levigati. L'aria profuma di terra bagnata e vegetazione rigogliosa, quell'odore intenso che appartiene solo agli angoli dove l'acqua scorre da sempre.
Percorrere le gole è un'avventura pura. Ci si muove dentro il torrente, sentendo l'acqua freschissima che abbraccia gambe e braccia, mentre le pareti della forra si alzano come quinte di un teatro primordiale. Ogni curva nasconde una sorpresa: laghetti smeraldo così limpidi da vedere ogni sasso sul fondo, cascatelle schiumose che si tuffano in pozze circolari perfette per un tuffo rigenerante, passaggi stretti dove bisogna nuotare tra pareti di roccia.
Gli appassionati di canyoning trovano qui un parco giochi naturale straordinario: corde, calate, toboga d'acqua tra le rocce levigate. Ma anche chi pratica semplicemente water trekking scopre un mondo inaspettato, fatto di biodiversità nascosta e angoli remoti dove il silenzio è interrotto solo dal canto dell'acqua che scorre.
D'estate, quando il sole picchia sulle colline sabine, le gole diventano un rifugio prezioso: la temperatura scende di diversi gradi, l'ombra delle pareti regala frescura, l'acqua cristallina è un invito irresistibile. Uscirsene con i capelli ancora umidi, le scarpe da trekking fradice e gli occhi pieni di meraviglia è il modo migliore per raccontare di essere stati davvero dentro la natura.
Come arrivare: Da Rieti si segue la Via Salaria (SS4) verso Roma per circa 20 km, uscendo a Micigliano. Si prosegue seguendo le indicazioni per le Gole del Farfa. Parcheggio disponibile nei pressi dell'ingresso. Obbligatorio equipaggiamento da torrentismo o presenza di guide esperte. Periodo migliore: primavera-estate.
Photo credits: Massimo.Bellina - licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
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