Autore: Redazione • 02/08/2025 13:55
Arroccata maestosamente sulla collina del Vomero, in una posizione che la rende quasi un gigante vegliante, la Certosa e Museo di San Martino domina con la sua mole imponente il Golfo di Napoli, stagliandosi contro il Vesuvio come un guardiano eterno. Non è semplicemente un edificio storico, né un comune museo da percorrere distrattamente; è un'esperienza sublime che incanta i sensi e nutre l'anima, un palinsesto vivente dove ogni pietra, ogni affresco, ogni oggetto racconta una storia millenaria. Questo complesso monumentale, un tempo cuore pulsante della vita monastica certosina, è oggi un santuario dell'arte e della memoria che racchiude secoli di storia napoletana, un barocco sfolgorante e le tradizioni più intime e vivaci del popolo, offrendo al contempo una delle viste più iconiche e mozzafiato sulla città, un abbraccio visivo che si estende fino all'orizzonte marino.
Un luogo di spirito e potere
La storia della Certosa di San Martino è intrisa della grandezza e delle contraddizioni di Napoli. La sua fondazione risale al lontano 1325, voluta da Carlo d'Angiò, Duca di Calabria, figlio di quel Roberto d'Angiò che tanto amò e plasmò la città. Nata come rifugio per i monaci certosini, custodi di un rigore ascetico e di un profondo legame con il sapere, l'edificio subì nei secoli numerose e radicali trasformazioni e ampliamenti. Fu tra il XVI e il XVII secolo, tuttavia, che raggiunse il suo massimo splendore, grazie all'intervento di architetti e artisti di fama che vi profusero il loro genio. Fu il periodo d'oro del Barocco napoletano, un'epoca di opulenza e teatralità, e la Certosa si trasformò in uno dei cantieri più ricchi e prestigiosi del Regno, attirando maestri del calibro di Cosimo Fanzago. Fu proprio lui, con la sua visione audace, a rivoluzionare l'aspetto interno ed esterno del complesso, infondendo marmi policromi, decorazioni sontuose e un senso di grandezza che ancora oggi lascia sbalorditi.
Passata da luogo di rigorosa clausura a museo civico nel 1866, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi post-Unità d'Italia, la Certosa ha saputo conservare intatto il suo fascino enigmatico e la sua aura sacra, trasformandosi in un custode prezioso della memoria storica e artistica di Napoli. Questa trasformazione le ha permesso di aprirsi al mondo, condividendo la sua bellezza e le sue storie con chiunque voglia ascoltarle.
Un labirinto di meraviglie: percorsi nell'arte e nella vita monastica
La visita alla Certosa di San Martino è un'immersione profonda in un'opulenza quasi teatrale, dove ogni angolo, ogni volta, ogni nicchia sembra voler rivelare un dettaglio sorprendente, un segreto celato.
Il cuore spirituale della Certosa, e senza dubbio uno dei suoi apici artistici, è la Chiesa. È un vero e proprio trionfo del Barocco, un inno alla magnificenza divina espresso attraverso l'arte umana. Qui, l'oro sfolgorante delle decorazioni si fonde in un abbraccio armonico con il marmo policromo, creando un effetto di luce e colore che avvolge il visitatore. Gli affreschi monumentali, che si librano sulle volte come visioni celesti, ti circondano in un abbraccio di bellezza che toglie il fiato. Lasciati rapire dalla magnificenza delle decorazioni di Cosimo Fanzago nell'altare maggiore e nella preziosissima cappella del Tesoro, capolavori che testimoniano una maestria senza pari. E poi, gli sguardi si posano sulle opere pittoriche di giganti dell'arte come Jusepe de Ribera (lo "Spagnoletto"), con la sua pennellata potente e drammatica, Battistello Caracciolo e il genio dinamico di Luca Giordano, che con le loro tele hanno reso eterne scene sacre e figure celesti, infondendo loro un'emozione quasi palpabile. L'armonia perfetta tra pittura, scultura e architettura è qui portata all'eccellenza, un dialogo muto ma potentissimo tra le diverse forme d'arte.
Uscendo dalla sontuosità della Chiesa, si accede al Chiostro Grande, che è indiscutibilmente uno dei chiostri barocchi più suggestivi e celebri d'Italia. Il suo colonnato elegantissimo, che alterna marmi bianchi a pilastri decorati con una grazia sorprendente, racchiude un giardino curatissimo, un'oasi di pace e riflessione. Al centro, le aiuole geometriche, disegnate con precisione quasi matematica, e le fontane zampillanti creano un'atmosfera di quiete e contemplazione. Ma ciò che rende questo chiostro unico, quasi un monito sussurrato dal passato, sono i teschi scolpiti sui capitelli delle colonne: un memento mori tipicamente certosino, un severo richiamo alla caducità della vita, posto in stridente e affascinante contrasto con la magnificenza e l'opulenza circostante. Dalle sue arcate, si aprono le porte delle celle dei monaci, alcune delle quali sono state amorevolmente riallestite per mostrare, con toccante semplicità, la vita ascetica e rigorosa che qui si conduceva.
Il Chiostro dei Procuratori, più piccolo e intimo rispetto al Chiostro Grande, offre un'atmosfera di quiete ancora maggiore, quasi un rifugio segreto. Dalle sue arcate, incorniciate da una delicata bellezza, si apre una vista incantevole e inaspettata sul golfo, un piccolo assaggio della grandezza panoramica che attende il visitatore.
E a proposito di panorami, camminare tra i Giardini e i Belvedere Panoramici della Certosa è un'esperienza sensoriale che tocca il cuore. Il profumo inebriante degli agrumi si mescola alla brezza salmastra che sale dal mare, e ogni affaccio regala una cartolina vivente su Napoli. Dal famoso Belvedere principale, la vista spazia in un abbraccio infinito: dal Vesuvio che sorveglia l'orizzonte come un gigante addormentato, all'intera città che si distende ai tuoi piedi come un tappeto di luci e colori, fino a Capri e Ischia che si stagliano nel blu intenso del mare, come gioielli incastonati nell'acqua. È un panorama che toglie il fiato, che ti fa sentire parte integrante della storia e della bellezza di questa città unica, un luogo dove il tempo e lo spazio sembrano fondersi.
Il Museo: Oltre il Monachesimo, l'Anima Poliedrica di Napoli
Oltre agli ambienti monastici, la Certosa ospita il Museo Nazionale di San Martino, un vero e proprio compendio della storia e dell'arte napoletana, con sezioni tematiche ricche di fascino e di sorprese, che rivelano l'anima poliedrica della città.
Questo è forse il fiore all'occhiello del museo e un'esperienza imperdibile, specialmente nel periodo natalizio: la Sezione Presepiale. La collezione ospita alcuni dei più straordinari presepi napoletani settecenteschi, veri e propri universi in miniatura, sculture viventi che ricreano scene di vita popolare e cortigiana, con centinaia di figure di pastori, artigiani, animali, riccamente vestite con dettagli sorprendenti e animate da espressioni incredibilmente realistiche. Il capolavoro assoluto è il magnifico Presepe Cuciniello, un'opera monumentale che ti immerge completamente in un mondo di dettagli infiniti e di magia popolare, dove la sacralità del Natale si fonde con la vivacità della Napoli di un tempo. È un'arte che racconta la profonda devozione, l'incredibile artigianato e la passione narrativa tipici della città.
Data la posizione marittima di Napoli, non poteva mancare una Sezione Navale. Attraverso modelli di navi antiche e moderne, strumenti di navigazione d'epoca e documenti storici, si ripercorre l'epopea marittima del Regno di Napoli, dalle eleganti galee reali alle robuste navi mercantili. È un viaggio attraverso le rotte commerciali, le battaglie navali e l'ingegno dei costruttori navali che hanno segnato la storia marittima della città.
Una piccola ma affascinante esposizione è la Sezione delle Carrozze, che illustra l'eleganza e la sontuosità dei mezzi di trasporto nobiliari e regali dell'epoca.
Infine, la Sezione Teatrale e delle Arti Minori espone costumi di scena, bozzetti teatrali, ceramiche, preziose porcellane di Capodimonte e altri oggetti d'arte applicata. Questi manufatti testimoniano la vivace vita culturale e artigianale di Napoli, la sua passione per il teatro, la musica e la bellezza in ogni sua forma, rivelando la creatività senza fine di artigiani e artisti.
Un'Esperienza Intensa e Ricca di Contrasti
Visitare la Certosa e Museo di San Martino è un'esperienza che mescola in un'unica, affascinante alchimia il sacro e il profano, il lusso sfrenato e la semplicità ascetica, il silenzio meditativo del chiostro e il frastuono gioioso della città che si estende sotto di te. È un luogo dove si può percepire in modo tangibile la stratificazione storica di Napoli, dalla grandezza angioina e vicereale alla vibrante e resiliente vivacità del suo popolo.
Indirizzo: Largo S. Martino, 5, 80129 Napoli NA.
Orari di apertura:
Prezzi:
intero 6,00
ridotto 2,00
Contatti:
Link utile:
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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