Autore: Redazione • 08/10/2025 08:07
Storia e descrizione
Noto anche come Castello di Terra o Castello Svevo‑Aragonese, il Castello Svevo di Brindisi, è il maniero più antico e imponente della città pugliese. La sua costruzione risale all’età sveva, poiché secondo le cronache locali, fu fondato da Federico II nel 1227, in un periodo in cui il futuro imperatore stava a Brindisi tra il matrimonio con Jolanda di Brienne (1225) e la partenza per la Sesta Crociata (1228). L’edificio, fin dalle origini, sorge su un precedente impianto difensivo normanno e, per la sua costruzione, vennero riutilizzati materiali da antichi monumenti cittadini, in particolare dall’anfiteatro romano. Nel corso dei secoli subì numerose modifiche e infatti, sotto gli Angioini, Carlo I d’Angiò fece restaurare il castello e realizzare un palazzo reale interno tra il 1272 e il 1283. Successivamente, nei secoli XV e XVI, con Ferdinando I d’Aragona, furono costruite nuove cinte murarie per adattarsi all’uso delle armi da fuoco e venne eretto un antemurale che circondava la parte a terra del castello, con baluardi e torrioni circolari. Altri interventi vennero fatti nel 1526 e nel 1530, con innalzamento di parapetti e nuove opere difensive, come la Batteria di Levante e il Baluardo della Campanella sul lato mare. Nel XIX secolo il Castello Svevo fu adibito a bagno penale, sotto Gioacchino Murat e successivamente nei regimi borbonico e sabaudo, fino a divenire, dal 1909, proprietà della Marina Militare, che ne fa tuttora sede della Brigata Marina San Marco. Architettonicamente, il castello ha un impianto originario a pianta trapezoidale centrato su un cortile interno, con il nucleo antico caratterizzato da sette torri, tutte collegate da cortine murarie, con l'aggiunta della la cortina esterna, dei baluardi, dell’antemurale, dei torrioni circolari, e degli adattamenti utili alla difesa con artiglieria. Tra gli elementi più affascinanti ci sono le prigioni storiche, in particolare, la cosiddetta torretta della ferrata, una torre in cui erano rinchiusi prigionieri spesso con catene e incisioni sui muri, visibili ancora oggi.
Curiosità
Le iscrizioni presenti nella torretta della ferrata, incise dai prigionieri, testimoniano la dimensione personale, spesso drammatica, della reclusione; alcune risalgono al XVI‑XVII secolo ed usano epigrafi, nomi, date.
Modalità d’accesso
Il Castello Svevo è generalmente accessibile gratuitamente al pubblico solo durante visite guidate, che avvengono un fine settimana al mese.
Come raggiungerlo
Situato in Via dei Mille, 4, nel centro di Brindisi, il maniero è raggiungibile in auto o con i mezzi urbani, dirigendosi verso il centro storico. per poi proseguire a piedi.
Il Castello Svevo è dunque un monumento che incarna le stratificazioni storiche di Brindisi e si pone, ancora oggi, come un simbolo architettonico e culturale della città.
Photo credits: Valeria De Robertis (Wikipedia) - Licensed by CC 4.0
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
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