Autore: Redazione • 02/08/2025 09:37
Storia e descrizione
Costruito a partire dal V secolo a.C., il castello, voluto dal tiranno Anassila di Reggio, subì dei lavori di modifica nelle mani dei vari sovrani che si susseguirono fino a divenire, nelle mani di Roberto il Guiscardo, una fortezza militare. In epoca rinascimentale esso, dopo appartenuto anche al re di Napoli, fu acquistato da Paolo Ruffo che la rese residenza familiare e che iniziò a curarsene inserendovi il proprio stemma nobiliare fino a quando, in seguito ai danni subiti a causa dei terremoti, quest’ultimo venne riscoperto e restaurato configurandosi come uno dei castelli meglio conservati della Calabria. Quest’ultimo, costituito da una struttura a pianta irregolare dotata delle caratteristiche tipiche delle fortezze medievali, presenta numerose sale interne, tra cui spiccano gli ampi saloni, e il cosiddetto Faro di Scilla che, attualmente gestito dalla marina militare, rende possibile la vista panoramica sullo Stretto di Messina.
Curiosità
Il castello, oggi sede di numerosi eventi culturali, è indissolubilmente legato alla leggenda di Scilla, mostro marino che, secondo quanto affermato dalla mitologia greca, abitava le acque sottostanti e minacciava le navi.
Modalità d’accesso
Accessibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, il forte è visitabile ad un costo di 2€ e ingresso gratuito solo durante la prima domenica del mese.
Come raggiungerlo
Posto al centro di Scilla, il castello Ruffo è raggiungibile in auto, utilizzando la strada statale 18 e i parcheggi nelle vicinanze, o in treno, attraverso la stazione centrale per poi proseguire a piedi.
Combinazione unica tra storia, architettura e leggenda mitologica il castello Ruffo è un vero e proprio simbolo della città, imperdibile nella preparazione di un itinerario!
foto di copertina credits Photosbypatrik
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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