Autore: Redazione • 29/10/2025 12:14
Sulla punta estrema dell’isola di Ortigia, dove le onde del Mar Ionio si infrangono contro le mura di pietra, sorge il maestoso Castello Maniace, uno dei più importanti monumenti del periodo svevo in Sicilia e simbolo indiscusso della Siracusa medievale.
Il castello deve il suo nome al condottiero bizantino Giorgio Maniace, che nel 1038 riconquistò la città agli Arabi e, secondo la tradizione, fece costruire una fortificazione difensiva sul promontorio, adornandone l’ingresso con due arieti di bronzo provenienti da Costantinopoli. Tuttavia, la struttura attuale risale al XIII secolo, quando l’imperatore Federico II di Svevia ne ordinò l’edificazione tra il 1232 e il 1240, affidandone il progetto all’architetto Riccardo da Lentini.
Con la sua pianta quadrangolare di circa 51 metri per lato e le quattro torri cilindriche agli angoli, il Castello Maniace incarna la potenza e la razionalità dell’architettura militare federiciana. L’imponente portale marmoreo, decorato con colonne e motivi floreali, introduce alla grande sala ipostila, coperta da venticinque volte costolonate, simbolo dei domini dell’imperatore, con al centro quello di Sicilia.
Nel corso dei secoli, il maniero ha vissuto molteplici trasformazioni: da residenza regale e sede del Parlamento siciliano nel XIV secolo, a baluardo della Camera Reginale, istituzione che assegnava Siracusa in dote alle regine. Qui soggiornarono sovrane come Costanza, Maria di Sicilia, Bianca d’Evreux e Germana de Foix. Successivamente il castello divenne roccaforte militare, caserma e prigione, subendo danneggiamenti da terremoti e esplosioni, come quella del 1704 che ne distrusse parte delle torri.
Oggi, dopo lunghi restauri e la smilitarizzazione avvenuta nel 2000, il Castello Maniace è tornato a essere un gioiello visitabile, simbolo della Siracusa imperiale e custode di secoli di storia.
Il Castello Maniace è avvolto da un’aura di mistero e da leggende che ne accrescono il fascino. Si racconta che nelle notti di luna piena appaia una dama in abiti settecenteschi, spirito inquieto di un amore perduto, il cui pianto echeggerebbe tra le sale voltate.
Un episodio realmente accaduto nel 1448 contribuì a questa fama oscura: il marchese Giovanni Ventimiglia, accusando alcuni baroni di tradimento, li invitò a banchetto nel castello e li fece giustiziare. Da allora, secondo la tradizione, il Maniace sarebbe rimasto un luogo di presagi e apparizioni.
Il castello è inoltre ricco di simbolismi: sul portale d’ingresso si distinguono figure di leoni e ippogrifi, mentre sullo stemma spagnolo del XVII secolo compare l’iscrizione latina Ego interficiam omnes qui affligent (“Ucciderò tutti quelli che fanno del male”), monito inciso quando il maniero, in epoca iberica, fu ribattezzato Castello di San Giacomo.
Nel 2023, il Castello Maniace è salito agli onori della cronaca internazionale quando una fotografia scattata da Kevin Saragozza, che ritraeva la luna piena sopra la fortezza, è stata scelta come “Astronomy Picture of the Day” dalla NASA, un riconoscimento che ha reso virale l’immagine di Siracusa in tutto il mondo.
Oggi il Castello Maniace è aperto al pubblico e visitabile con biglietto d’ingresso. Gli orari di apertura variano a seconda della stagione, ma generalmente il sito è accessibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
All’interno si possono ammirare il maestoso portale federiciano, la grande sala ipostila con le sue volte gotiche e l’ampio cortile interno che offre scorci spettacolari sul mare. Periodicamente il castello ospita mostre, eventi culturali e spettacoli dell’Ortigia Festival, che valorizzano la sua suggestiva cornice storica.
Per informazioni aggiornate su visite e biglietti, è possibile rivolgersi alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, ente che ne gestisce la tutela e la valorizzazione.
Il Castello Maniace si trova in Piazza Federico di Svevia, sull’estremità meridionale dell’isola di Ortigia, nel centro storico di Siracusa.
Da Piazza Duomo si può raggiungere in pochi minuti a piedi percorrendo Via Castello Maniace o Via dei Tolomei, attraversando vicoli panoramici che si aprono sul mare.
Per chi arriva in auto, è consigliabile parcheggiare nei pressi del Porto Grande o in Largo Aretusa, poiché l’accesso veicolare a Ortigia è limitato. Siracusa è collegata da treni e autobus regionali, e dal centro città partono navette che conducono fino ai ponti d’ingresso all’isola.
foto credits di sycylia.pl
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