Autore: Redazione • 24/08/2025 21:43
Storia e descrizione
Risalente all’Età del Bronzo in quanto venne usato probabilmente dai Sanniti come punto d’osservazione, nel XI secolo fu trasformato dai Normanni in presidio strategico ma trasse il suo nome dalla famiglia d’Evoli poiché, a partire dal 1362, fu ristrutturato da quest’ultima fino a trasformarlo in una residenza signorile con arredi e decorazioni. Venduto e poi abbandonato, oggi è di proprietà dello Stato che ne ha avviato un progetto di restauro. Costruito su uno sperone roccioso, il castello ha una struttura a pianta quadrangolare caratterizzata, esternamente, da torri merlate e da una cinta difensiva, e, internamente, da numerosi saloni e da una scalinata settecentesca.
Curiosità
Il sito è legato alla leggenda della fata la quale, pur di sottrarsi allo ius primae noctis, si gettò dal burrone definito, oggi, “cantone della fata”.
Modalità d’accesso
Accessibile solo su prenotazione, il sito presenta un ingresso gratuito.
Come raggiungerlo
Posto al di sopra del borgo, il maniero è raggiungibile in auto, prendendo la SS618, o a piedi, dal centro storico.
Simbolo dell’aristocrazia molisana, il Castello d’Evoli è un luogo tra fascino e mistero, tappa imperdibile per i visitatori della regione!
Photo credits: Crissy_67Mi (Castello d'Evoli | Molisensi)
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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