Autore: Redazione • 02/08/2025 08:23
L'Area Marina Protetta (AMP) di Santa Maria di Castellabate, istituita nel 2009 all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si estende su una vasta superficie di 7.095 ettari di mare e 2 ettari di costa. Questa area rappresenta un vero tesoro di biodiversità, destinato alla preservazione della sua bellezza naturale e alla promozione del turismo sostenibile.
L'AMP di Santa Maria di Castellabate si trova lungo la costa cilentana, una regione caratterizzata da una straordinaria ricchezza naturalistica e paesaggistica. Il territorio comprende diverse zone di tutela ambientale: la Zona A (riserva integrale), la Zona B (riserva generale) e la Zona C (riserva parziale). La Zona A è la più protetta, dove la balneazione è vietata per preservare gli ecosistemi più fragili. La Zona B permette la balneazione e la navigazione, ma con restrizioni sulla velocità delle imbarcazioni. La Zona C presenta limitazioni minori e consente diverse attività turistiche.
La biodiversità dell'AMP di Santa Maria di Castellabate è semplicemente straordinaria. I fondali marini ospitano estese praterie di Posidonia oceanica, una pianta marina essenziale per l'ecosistema, che offre rifugio e nutrimento a numerose specie di pesci e crostacei. Tra queste specie si trovano madrepore, gorgonie, ricci di mare, briozoi e spugne, che creano un ambiente sottomarino vibrante e colorato.
Nei fondali si possono osservare anche specie rare come il pesce pappagallo mediterraneo e la Siriella castellabatensis, un crostaceo endemico della zona. La Baia Arena di Ogliastro Marina è un luogo di deposizione per le tartarughe Caretta caretta, un evento che attira l'attenzione degli amanti della natura. Tra le specie ittiche di rilievo vi è la triglia rossa di Licosa, recentemente inserita nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), apprezzata per il suo sapore unico.
Sulla terraferma, prevalgono gli ulivi e i fichi, simboli del Cilento, insieme al giglio di mare (Pancratium maritimum), un fiore selvatico che cresce sui litorali sabbiosi, contribuendo alla bellezza naturale del paesaggio.
Una caratteristica geologica distintiva della zona è la presenza del Flysch del Cilento, una rarissima tipologia di roccia formata da diverse stratificazioni di arenaria, argilla, marna e calcare. Queste rocce, ben visibili lungo la costa, si estendono verso il mare, creando habitat ideali per molte specie marine. Le cavità e le spaccature nei fondali rocciosi offrono rifugio a posidonie oceaniche, alcionacei, cernie, saraghi, murene e aragoste.
L'isola di Licosa, riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC), è uno dei luoghi più caratteristici dell'AMP. Le sue acque ospitano i resti sommersi di una città greco-romana, tra cui una villa romana e una vasca per l'allevamento delle murene, risalenti al periodo tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. L'isola deve il suo nome alla sirena Leucosia, che secondo la leggenda si sarebbe gettata in mare e sarebbe stata sepolta qui.
Vicino alla moderna struttura portuale di San Marco, affiorano i resti di un antico approdo greco-romano. Questo sito, identificato con l'antica città romana di Erculea, era un importante scalo di approvvigionamento per le imbarcazioni dirette al porto di Miseno e fungeva da base militare per la flotta imperiale.
L'AMP di Santa Maria di Castellabate è stata istituita per proteggere e valorizzare l'eccezionale patrimonio naturale della zona. La sua istituzione nel 2009 è stata il frutto di un lungo processo di pianificazione e concertazione tra istituzioni, scienziati e comunità locali. Le normative vigenti regolano le attività consentite nelle diverse zone dell'area protetta, garantendo un equilibrio tra conservazione ambientale e utilizzo sostenibile delle risorse.
L'AMP collabora con istituti scientifici, università e associazioni per realizzare programmi di studio, monitoraggio e ricerca nei settori dell'ecologia marina e dell'archeologia subacquea. Inoltre, promuove attività di educazione ambientale, organizzando percorsi didattici, eventi e seminari per sensibilizzare la popolazione sull'importanza della tutela delle risorse naturali.
L'ecoturismo rappresenta una delle principali potenzialità dell'AMP di Santa Maria di Castellabate. Grazie alla sua straordinaria bellezza naturale e alla ricchezza culturale, l'area attira un numero crescente di visitatori interessati a esplorare i suoi fondali marini, le sue coste e i suoi siti archeologici. Le attività ecoturistiche includono snorkeling, immersioni subacquee, escursioni in kayak e visite guidate.
L'ecoturismo offre significative opportunità per lo sviluppo sostenibile della regione. Promuovendo pratiche turistiche responsabili, è possibile conciliare la conservazione dell'ambiente con la crescita economica locale. L'AMP può diventare un modello di gestione sostenibile, dimostrando come la tutela della biodiversità e la valorizzazione del patrimonio culturale possano andare di pari passo con lo sviluppo turistico.
Nonostante le numerose potenzialità, l'ecoturismo nell'AMP deve affrontare alcune sfide, tra cui la necessità di infrastrutture adeguate e la gestione dei flussi turistici per evitare il sovraffollamento e l'impatto negativo sull'ambiente. La collaborazione tra enti locali, operatori turistici e comunità è essenziale per sviluppare strategie di gestione efficaci e sostenibili.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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