Autore: Redazione • 02/08/2025 09:26
Storia e descrizione
Fondata come colonia latina nel 291 a.C. Venosa o Venusia, che divenne municipium e colonia triumvirale, vide la costruzione dell’anfiteatro tra il I e II secolo d.C. il quale sostituì la costruzione di case private integrando varie strutture appartenenti a diverse opere. Disposto su tre livelli, l’anfiteatro ha una forma ellittica contenente fino a 10.000 spettatori ed è inoltre caratterizzato da numerosi ambienti sotterranei e dai resti di una chiesa romanica mai completata.
Curiosità
Simbolo della romanizzazione della città, l’anfiteatro, in cui sono stati rinvenuti anche alcuni leoni in pietra ad oggi posti nel centro abitato, prevedeva, durante i suoi spettacoli, la divisione del pubblico in base al ceto sociale.
Modalità d’accesso
Parte del Parco Archeologico di Venosa, includente anche la domus, le terme romane e il battistero paleocristiano, l’anfiteatro è aperto dal martedì alla domenica con orari mattutini e prevede l’accesso gratuito.
Come raggiungerlo
Posto a ovest del centro storico di Venosa, l’anfiteatro è raggiungibile esclusivamente in auto o taxi percorrendo la strada statale 655 verso la località.
Parte dei pochi esempi di struttura pubblica romana ben conservata, l’anfiteatro di Venosa, insieme al resto del parco, offre al pubblico un’esperienza archeologica ricca circondata dal verde.
foto di copertina credits Dida2parole (Wikimedia)
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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