Autore: Redazione • 30/07/2025 11:38
Oltre la patina elegante dei palazzi liberty e i riflessi dei grattacieli di Porta Nuova, Milano nasconde un’anima misteriosa e affascinante. Una città fatta anche di luoghi che non si lasciano trovare facilmente: porte anonime, citofoni da suonare, password sussurrate. Benvenuti nel mondo degli speakeasy, i bar nascosti che strizzano l’occhio all’epoca del proibizionismo e regalano un’esperienza esclusiva a chi sa cercare — o meglio, a chi sa farsi trovare.
Tra i più celebri e affascinanti c’è il White Rabbit Speakeasy, nel cuore del quartiere Isola. Trovare l’ingresso è parte dell’esperienza: nessuna insegna, solo qualche indizio tra le strade di via Garigliano e dintorni. Una volta dentro, però, si apre un universo parallelo. Atmosfere ovattate, luci soffuse, arredi rétro e una drink list che è un piccolo viaggio nel tempo, tra cocktail d’autore e rivisitazioni creative dei grandi classici.
Il bar prende ispirazione dal Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie: un invito a lasciarsi guidare dalla curiosità, a scendere nella “tana” per scoprire un mondo diverso, fatto di mixology sofisticata e ambientazioni fuori dall’ordinario.
Consigliatissima la prenotazione — e l’attenzione ai dettagli: spesso per entrare serve una parola d’ordine che si scopre solo seguendo il White Rabbit… sui social.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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