Autore: Irene Pariota • 27/12/2025 14:53
L’Italia vive il Capodanno come un rito collettivo che passa innanzitutto dalla tavola. Allo scoccare della mezzanotte, tra brindisi e musica, le famiglie si riuniscono attorno a piatti che non sono semplici ricette, ma simboli di buon auspicio. Dal Nord al Sud, ogni regione porta con sé tradizioni radicate: al Settentrione dominano brodi, bolliti e piatti che richiedono lunghe preparazioni, dai canederli trentini ai tortellini emiliani, fino al baccalà veneto e al cappon magro ligure. Il Centro si distingue per sapori intensi e prodotti identitari: fritti marchigiani, selvaggina toscana, baccalà e carciofi nel Lazio, con le lenticchie umbre a farla da protagoniste. Nel Mezzogiorno e nelle isole prevalgono il mare e la convivialità: spaghetti alle vongole e capitone in Campania, panzerotti e cartellate in Puglia, cannoli e caponata in Sicilia, agnello e pardulas in Sardegna. Accanto ai piatti regionali resistono i cibi portafortuna, dalle lenticchie all’uva, dal mandarino alla frutta secca, legati a superstizioni che continuano a scandire il passaggio al nuovo anno. In tutta Italia, la tavola rimane il luogo dove passato e presente si incontrano e dove, tra tradizione e comunità, si compie il primo gesto concreto di buon auspicio per l’anno che arriva.
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Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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