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A spasso tra le meraviglie di Ercolano

Autore: Redazione 02/08/2025 12:39

Ercolano, storica cittadina al centro del Golfo di Napoli, meta preferita dai turisti provenienti da tutto il mondo, si estende dal mare alla cima del Vesuvio, il celeberrimo vulcano, tanto temuto, ancora attivo.

Eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Colpita dal terremoto del 62 d.C. e sepolta dall’eruzione del 79 d.C., insieme a Pompei e Stabiae, Ercolano ospita un parco archeologico preziosissimo, che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. L’origine del suo nome è da collegare ad un’antica leggenda, che vuole la città fondata dall’eroe Ercole nel 1243 a.C., in seguito è stata dominata dai Greci, dai Sanniti e dai Romani.

Proprio sotto i Romani Ercolano, anche grazie alla bellezza dei luoghi, alla felice posizione geografica e al clima salubre, divenne un ricco centro residenziale del patriziato romano, che edificò confortevoli dimore e grandissime ville per trascorrervi le vacanze. La famosa eruzione del 79 d.C., però, la cancellò quasi interamente seppellendola sotto fango, cenere e lapilli, per fortuna lo strato di lava ha consentito che le antiche case, i teatri, i templi si conservassero in ottime condizioni e che i materiali organici, come mobili in legno, papiri e tessuti, fossero rinvenuti quasi intatti.

Sui resti dell’antica città, in seguito, fu costruita Resina, un toponimo che conservò fino al 1969 quando fu nuovamente chiamata Ercolano. Si vive un’emozione fortissima a passeggiare per le stradine di questa città, all’improvviso si è catapultati in un’atmosfera magica e misteriosa e si ritorna agli antichi fasti dell’era romana.

Gli Scavi Archeologici di Ercolano

Infatti, nel centro urbano ti imbatti negli Scavi Archeologici dell’antica città sepolta, dove si possono vedere le antiche domus, gli splendidi monumenti, abitazioni private, edifici pubblici, templi e sontuosi impianti termali. Molti dei reperti recuperati sono stati trasportati presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mentre nel 2008 è stato aperto il Museo Archeologico Virtuale (MAV), che ricostruisce Ercolano prima e durante l’eruzione del Vesuvio.

Camminando tra le antiche rovine bisogna assolutamente fermarsi alla Villa dei Papiri, costruita a strapiombo sul mare, di proprietà dell’antica famiglia dei Pisoni, chiamata così grazie ai circa 1000 papiri ritrovati nella biblioteca. Questa villa, scoperta solo parzialmente, aveva stanze affrescate, mosaici originali e, allo stato attuale, si possono ammirare 58 statue in bronzo e 29 in marmo.

Caratteristiche anche le Terme Centrali, che risalgono alla seconda metà del I secolo a.C., sono suddivise in due sezioni: una maschile e una femminile, ciascuna delle quali presentava tre aree termali: il frigidarium (acqua fredda), il calidarium (acqua calda) e il tepidarium, dove si trova un magnifico mosaico con tessere bianche e nere che raffigura un tritone fra delfini.

Ercolano, custode di un passato glorioso e tesori inestimabili

Qui furono portati alla luce numerosi scheletri di persone morte a causa dell’eruzione vulcanica con addosso gioielli in oro e accessori. Tra le antiche Domus degne di essere visitate sono la Casa dei Cervi, così chiamata a causa della presenza di due statue di cervi assaliti da dei cani, e la Casa di Nettuno e Anfitride di proprietà di un ricco commerciante che l’aveva adornata con mosaici in pasta vitrea. Infine i Fornici, magazzini portuali utilizzati anche come ricoveri per le barche che si trovavano sulla spiaggia.

Non solo classicità, anzi, spostandosi di pochi metri, si attraversano altre epoche storiche, ad esempio le Ville Vesuviane del Miglio d’Oro di periodo Borbonico, con giardini curatissimi, costruite nel Settecento dai più rinomati architetti del tempo, tra cui, da non tralasciare, Villa Campolieto, progettata dall’architetto Luigi Vanvitelli. Interessante anche l'approdo della Favorita, parte del complesso monumentale della Villa Reale della Favorita del quale costituiva l'accesso dal mare.

Un'oasi di interesse naturalistico, paesaggistico e scientifico unica al mondo

Per gli ecologisti e gli ambientalisti, ci si può anche immergere nella rasserenante natura del Parco Nazionale del Vesuvio, visitare il Museo dell'Osservatorio Vesuviano (il più antico osservatorio vulcanologico del mondo), e salire sul Gran Cono del Vesuvio per esplorare il cratere.

Artigianato, enogastronomia e non solo...

Dal punto di vista artigianale la cittadina è famosa per la lavorazione del corallo, della pietra lavica e della filigrana, mentre per la sua enogastronomia, squisito è il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP rosso e giallo”, consumato sia fresco, che nella tipica forma conservata in appesa (al piennolo), o come conserva in vetro e ancora, la rinomata albicocca vesuviana e tra i vitigni importante è il Lacryma Christi, famosissimo in tutto il mondo.

 

Secondo la leggenda, "Dio riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime divine sorse la vite del Lacryma Christi".

 

Da non dimenticare lo shopping nelle principali vie del centro, ma soprattutto al Mercato di Pugliano, noto anche come mercato di Resina, un luogo in cui si possono fare grandi affari, soprattutto per il vestiario vintage. Infatti, nel corso degli anni, molti costumisti di Cinecittà hanno acquistato qui numerosi abiti di scena. A questo mercato è dedicata una puntata della serie Diario di un Cronista di Sergio Zavoli, dal titolo La tratta degli stracci.

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